Socchiudo gli occhi e vedo un deserto impossibile, con un cielo gonfio, carico di nubi e sabbia. Gli occhi sono graffiati dalla tempesta, ma devo avanzare, non posso rimanere fermo, non posso morire cosí, in mezzo al nulla…
Cosa c’è davanti a me? La sabbia ha rivelato qualche rovina di una civiltà antica? Chi poteva abitare queste terre cosí inospitali per l’uomo? Quale popolo, quale cultura riemersa dagli abissi del tempo poteva vivere in questo incubo?

La città senza nome?
Oggi mi sentivo desertico e il deserto non può che chiamare La città senza nome e i suoi «strani eoni»…
acquerello su cartoncino, 12 x 7 cm circa.
L’ysipitto non sarà un granché ma si fa quel che si può!
Sembra una carovana di viandanti.. bello! Mi piace.
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Sí, qualcosa che si muove in mezzo a qualcosa di fermo. Ma si vede poco per via della tempesta di sabbia.
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quindi potrebbero essere chiunque o qualsiasi cosa!?
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Solitamente è qualcosa che annichilisci lo spirito umano e devasta l’esistenza del tapino spettatore.
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Buono a sapersi. Addio
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È cosí che funziona.
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