Viaggiando, o del muoversi comodamente

Mi vedo costretto ad affrontare l’annoso problema che la comunità scientifica ha reso dibattito pubblico già da molto tempo.
Ormai è sulla bocca di tutti e nei bar, cosí come nelle conventicole piú riservate, non si parla d’altro.
Pur ritenendo innegabili i vantaggi del teletrasporto, le implicazioni che ne seguono sono davvero molte e tutte delicate.
Da quando ci si può spostare ovunque istantaneamente le condizioni della vita, e piú in particolare dei trasporti, sono ovviamente migliorate. Ma ogni miglioramento porta seco dei problemi, sempre. Ogni medaglia mostra il suo rovescio.
Se ora possiamo tutti, quasi tutti in realtà, comodamente, è anche vero che siamo meno sicuri di un tempo ed abbiamo anche perso il diritto alla riservatezza, per altrettati ovvi motivi.
In qualsiasi momento qualcun, anche solo per errore e non con intenti malevoli, può finire per sbaglio dentro casa mia, magari mentre sto scrivendo un articolo o, peggio ancora, cercando di costruire il modellino di un biplano inventato da me, con esiti nefasti per la mia occupazione. Non starò qui a scrivere di quante possibili aggressioni, o furti, comporta tutto questo1, ma vorrei porre l’accento sul traffico di corpi in materializzazione e smaterializzazioni che sta
generandosi nei maggiori centri nevralgici del pianeta: i sistemi di sicurezza impediscono lo “scontro“, come viene definita in modo edulcorato la fusione di due corpi materializzatesi piú o meno nello stesso luogo e nello stesso momento, ma questa è ancora una tecnologia nuova.
Quando il teletrasporto era appannaggio dei pochi, le probabilità di scontrarsi erano veramente trascurabili, ma ora che la scienza ha reso disponibile a tutti questa opportunità le cose non sono piú le stesse. Prima c’erano i gates, poi le cabine distrettuali, ora le cabine casalinghe e addirittura non c’è piú bisogno di una struttura. Chiaramente i sistemi di sicurezza non sono ancora perfetti e bisogna vedere, inoltre, se sono perfettibili, ma se la scienza riuscirà a progredire tanto piú rapidamente della società, non ci sarà mai una certezza, mai potrà esistere sistema di sicurezza adeguato2.
E non mi si venga a parlare della colonizzazione di altri pianeti, estendendo quindi il raggio di diffusione del teletrasporto, perché, come prima cosa, bisogna essere sicuri della stabilità delle colonie, cosa che potrebbe richidere anche secoli o millenni, e bisogna sopravvivere a quel momento; secondo poi bisogna considerare che la diluizione di cui si parla potrebbe non avere effetto sui centri nevralgici preesistenti e, soprattutto considerare che in questo momento il problema non si risolve, si allontana soltanto, perché va considerata anche la nostra diffusione e riproduzione: se l’universo è infinito ed in continua espansione, potremmo anche noi, o i nostri derivati evolutivi, essere infiniti ed in continua espansione.
Il mio appello è quindi sí di continuare a investire nella scienza e nel progresso, ma anche soprattutto di rendere tale progresso accessibile a tutti: che chiunque cioè possa sapere e capire cosa fare, per riuscire a risolvere i problemi maggiori il piú rapidamente possibile3.


  1. Tra l’altro vanificando e alterando completamente il codice penale, cambiando completamene il concetto di effrazione
  2. Mi preme sottolineare che, sempre a livello di sicurezza, tutte le nostre abitazioni stanno subendo modifiche e archittetoniche e tecnologiche. Labirinti interni per confondere i “non desiderati”, o immensi strati di roccia, opzione questa valida solo per chi vive in un montagna. e scudi di forza antiteletrasporto. Ma i labirinti, seppur piú economici degli scudi, sono validi per le abitazioni molto grandi e comunque rendono piú scomoda la vita anche agli abitanti; di contro gli scudi hanno un prezzo davvero troppo elevato: sebbene siano una protezione piú sicura, solo i piú ricchi ed i militari possono permetterseli. 
  3. Notevole l’Insieme Sperimentale di Hub (Sperimental Cluster Hub) per lo smistamento del traffico. In pratica ogni hub ha un insieme di computer in rete che gestisce il traffico, rallentando o spostando, a seconda dei casi, i destinatari di ogni teletrasporto, anche quello personale e casalingo. Non vengono tracciate le informazioni di chi si sposta, perché la tecnologia è stata concepita proprio cosí ma il rischio che qualcosa non possa andare per il verso giusto potrebbe davvero minare la nostra libertà. 

About ysingrinus

Mi sono accorto che non avevo scritto niente qui e cosí ho deciso di scrivere qualcosa.
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38 Responses to Viaggiando, o del muoversi comodamente

  1. Paroledipolvereblog ha detto:

    Ma Vero!!!!! Non ci ho mai pensato ma è vero

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  2. Liza ha detto:

    Non si finisce mai di imparare 😞

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  3. Gintoki ha detto:

    Io sto tentando, con grandi sfor

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  4. giomag59 ha detto:

    Era ora che qualcuno affrontasse questa questione! Non ne parla nessuno, profilo basso, e intanto le multinazionali del teletrasporto fanno profitti miliardari e gli Stati vogliono introdurre i dazi! In barba alla libera circolazione dei corpi smaterializzati!

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  5. Conte Gracula ha detto:

    So di un promettente scienziato egiziano, N. Thotep, che dopo aver creato meraviglie di ogni genere – roba da impazzire! – sta lavorando alla casa del futuro: l’abitazione si troverà al centro di un buco nero i cui confini verranno “criptati” con criteri biometrici, per impedire l’accesso libero a persone esterne al nucleo famigliare.
    Se hai ospiti, basta che li infili in un tesseratto grande quanto una Zigulì, che poi metterai in bocca e tirerai fuori una volta teletrasportato dentro il buco nero.
    La teoria è solida, il problema è che 9 volte su 1D100 finisci al centro di una nube di caos nucleare al centro dell’universo o in una città su cui splendono due soli gemelli… pare sia un problema di geolocalizzazione provocato da un bug di Windows 10, ma col prossimo aggiornamento cumulativo verrà risolto il problema ;)

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  6. cazzeggiodatiffany ha detto:

    L’avevo atteso per una vita. Nessuno ci aveva messo in guardia dalle controindicazioni!

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  7. Ho sempre pensato che, con il teletrasporto, tu vieni dissolto e muori, e un altro viene creato a distanza con i tuoi ricordi. E al prossimo teletrasporto morirà anche lui.
    Il teletrasporto mi manda messaggi di morte chiarissimi.

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    • ysingrinus ha detto:

      Ma infatti i primi modelli funzionavano cosí. Poi si è deciso che era pericoloso per i processi di fossilizzazione e nel dubbio si è preferito cambiare metodo.

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      • e ora si crea un individuo nuovo a distanza, lasciando vivo quello vecchio?

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        • ysingrinus ha detto:

          Si è riusciti a non fare questo muori rivivi che tanto ci angustiava un tempo: ora si “smonta” molecola per molecola, atomo per atomo, e cosí via, e si “ricostruisce” il tutto in un altro posto.
          Miracoli dei computers quantici!

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          • Ma si inviano gli atomi smontati o solo le istruzioni per montare allo stesso modo altri atomi?

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            • ysingrinus ha detto:

              La domanda sembra sciocca ma non lo è.
              Se si mancassero solo gli atomi senza un “pacchetto di istruzioni” di istruzioni per l’assemblaggio di questi, da una parte scomparirebbero, metti 70 kg di atomi formati, ma dall’altra potrebbero comparire 70 kg di atomi legati male o completamente slegati tra loro, con il risultato di far arrivare niente quando va bene e mostruosità impossibili, quando le cose vanno male.
              Quindi in realtà quando teletrasporti una massa di 70 kg, smaterializzi 70kg di materia ma ne rimaterializzi 70kg piú qualcosina, non percepibile da nessuna bilancia, cioè le “istruzioni” per ricostruire la massa teletrasportato. Le suddette istruzioni ovviamente scompaiono immediatamente dopo la ricostruzione.

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Fhtagn

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