Premetto dicendo che non conosco Stefano di Somma e che leggo la sua storia solo ora, che devo scrivere il Kavvingrinus, devo dire che sono abbastanza stupito perché non è un “racconto abituale”, come lo si scoprirà solo leggendolo.
In principio fu La lucina, di Moresco naturalmente, e ho deciso di menzionarlo per primo solo perché è il primo degno di nota che mi viene in mente; prima ci fu altro… ma di questo parlerò dopo.
Prima stranezza interessante: la storia non procede per ordine cronologico pur facendo richiami temporali. D’altronde le letture importanti possono arrivare dopo anni o addirittura diventare tali retroattivamente.
Quando, come e perché, giusto? Circa tre anni fa, me lo feci regalare, perché non potevo fare nient’altro in quel momento.
Iniziai a leggerlo un po’ titubante, un po’ con l’aria da “Mah” (sì, anche se avevo espressamente dichiarato di voler quel libro tra milioni di altri) e poi mi lasciò stupito, alla fine dell’intero racconto.
I gusti non per forza devono seguire i nostri gusti. Si può volere qualcosa anche se si pensa di non volerlo.
Sono un lettore difficile e abbastanza giovane dal momento che non ho mai letto come dicono molti “sin dall’infanzia”. Durante l’infanzia ci sono stati i libri imposti dalla scuola e quello che più odio è I promessi sposi che veniva riproposto ogni anno – a proposito, dovrei quasi saperlo a memoria ma no, non direi.
Credo che lo si capisca già dalle prime righe, in effetti, che è un lettore difficile. Forse sono difficile anch’io: detesto Manzoni ed il suo I promessi sposi. Anni ed anni scolastici a criticarlo e a discutere con i professori perché non lo apprezzavo.
Poi sono cresciuto. Non ho piú avuto a che fare con Manzoni. Poi sono cresciuto ancora e l’ho citato per ridere di me stesso che citavo una cosa che non mi piace. Poi sono cresciuto ancora una volta ed ho raccontato del mio cattivo rapporto con quel libro, e con l’opera del suo autore, in un Kavvingrinus. E di colpo il passato è diventato presente. Manzoni non ha mai scritto del passato che è diventato presente. Io sí1!
E sempre parlando dei libri dell’infanzia ricordo di voler leggere qualcosa di Sherlock Holmes dalla biblioteca dalla scuola ma mi fu impedito perché non adatto a quell’età.
Manzoni sí e Doyle no? Non mi capacito!
Ho rimediato: sul Kindle ho acquistato TUTTE le opere di Doyle racchiuse in un unico volume. Naturalmente, come qualunque lettore che si rispetti, non le ho ancora iniziate, mi basta averle lì.
Beh, io da lettore cerco di leggere le cose che acquisto anche se il piú delle volte non riesco come vorrei. Vivo in un senso di colpa come neanche l’Innominato dopo la conversione2!
A tal proposito dovrei stilare un elenco di tutti i libri in attesa di essere letti come Pilgrim, Il seggio vacante, La felicità è contagiosa, Dove il vento grida più forte, Le luci nelle case degli altri, Operazione Grifone, La mia maledizione, Impara a essere felice, Il confine di un attimo, e altri, ma a eccezione del titolo della Rowling (che comunque comprai sulla scia dell’euforia al momento dell’offerta), tutti gli altri mi sono stati regalati con promozioni varie da Amazon e non ho intenzione di leggerli, al momento.
Dicevo io che questa è una storia particolare. Libri non letti, magari da leggere ma che non lo si vuole fare. Non pensavo potesse arrivarci una storia cosí particolare, sono molto contento!
Invece, titoli degni di nota che sono in attesa e che voglio leggere sono Dieci piccoli indiani, Tutto Sherlock Holmes, appunto, e Il conte di Montecristo. Di quelli già in mio possesso, perché la lista di quelli desiderati è abbastanza lunga.
Sono un “leggiaiolo” o “leggista” quindi di base direi che bisogna leggere se non tutto molto, ma su queste proposte concorderei anche se non fossi una di quelle parole brutte inventate da me!
Tornando a quelli letti e meritevoli di una citazione, in ordine sparso troviamo:
Attenzione: altra scelta stilistica interessante. Leggere per credere.
- Le stanze dei fantasmi di Dickens e colleghi, una bella raccolta di racconti che mi è piaciuta tantissimo;
Va bene, niente di particolare ancora.
- La morte nel villaggio della Christie, in verità il primo libro dell’autrice che ho letto e che ho apprezzato perché finalmente trovavo una trama dopo innumerevoli titoli senza spina dorsale;
Trame vuote generano brutti libri, vero.
- Respiri del cuore, una raccolta di racconti dell’emergente D’Aquale e che era davvero fatta bene, a mio parere;
Non conosco, ahimè, mi fido però del suo giudizio, vista la severità con cui affronta la faccenda.
- Harry Potter e la Pietra Filosofale della Rowling che mi è piaciuto ma per i miei gusti dal finale troppo aperto;
Probabilmente per apprezzarlo appieno bisogna leggere tutta la saga. È un limite, questo, di molte storie suddivise in piú libri.
- Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry, un titolo raffinato oserei dire;
Ne approfitto per ribadire che non lo ritengo un libro destinato ad un pubblico infantile. Non principalmente almeno.
- Un canto di Natale di Charles Dickens, naturalmente letto in tempi di festività per aumentarne il fascino;
Il mago di Oz di Lyman Frank Baum, fiaba d’altri tempi ma piacevole;
Poetici ed importanti, per quanto molto diversi.
- Lettera al padre di Kafka, letto più per curiosità che per altro;
Completamente un altro genere, spero sia piaciuto alla fine.
- Il mistero di Sleepy Hollow e altri racconti di Irving. Lasciando perdere gli “altri racconti” che non ho letto, devo dire che mi ha alquanto deluso poiché la storia finisce proprio nel momento in cui mi sarebbe piaciuto iniziasse;
Non l’ho letto ma, molto prima di vedere la versione cinematografica diretta da Tim Burton, ero affascinato dalla versione animata della Disney.
- Il guardiano degli innocenti di Sapkowski, titolo famoso e premiato che devo dire non merita la fama che ha. Non mi è per nulla piaciuto il formato da raccolta di racconti, fermo restando che l’atmosfera è quella che è, cioè meritevole;
Di un libro può piacere una parte o il tutto. Come di un film. Ho l’impressione che molte persone non la pensino cosí: piace nella sua interezza o non piace.
- Va’ dove ti porta il cuore di Susanna Tamaro, altro best-seller che però ormai sente un po’ la pesantezza degli anni. Nonostante sia stato parecchio in disaccordo con la nonna del racconto, devo dire che alla fine me ne è rimasto un lieve (lievissimo) parere positivo;
Sarò ignorante ma non riesco a leggere quel libro come nessun libro di Susanna Tamaro.
- L’ombra del vento di Zafón. Mi sono voluto tenere per ultimo proprio questo “mostro” della narrativa contemporanea perché meriterebbe un discorso a parte. Senza dilungarmi troppo posso affermare con certezza che è il libro più brutto che abbia mai letto e ha il vanto di avermi fatto ridisegnare la mia asticella per i libri brutti. Se prima ne avevo letto alcuni da una stella, L’ombra del vento me li ha fatti rivalutare portandoli a tre, per accomodarsi sul podio della stella solitaria.
Citare un libro, letto non obbligatoriamente, per quanto non è piaciuto. Mi piace come idea. Tra parentesi credo non lo leggerò a questo punto…
Voglio concludere con i libri interrotti partendo da Cose preziose di King, fermo oltre le 400 pagine da oltre due anni; Tutte le fiabe dei fratelli Grimm e di Andersen, che riprendo ogni tanto (sì, mi piacciono le fiabe); Robinson Crusoe di Defoe, messo in pausa per iniziare non so che cosa; Il signore degli anelli di Tolkien, fermo al sesto capitolo del primo libro per leggere altro, poi visto azzerare i progressi dal Kindle non so per quale motivo.
Di questa breve lista intendo riprendere solo Robinson Crusoe che trovo ancora interessante e Il signore degli anelli che trovavo molto piacevole.
Complice l’obbligo scolastico non sono mai riuscito a terminare Robinson Crusoe. Ci riproverò!
Ecco, dovevo scrivere una storia e me ne sono uscito con elenchi e intenzioni. Non è forse storia anche questa?
Certamente è una storia. Una storia che mi ha sorpreso molto, aggiungo.
Tra l’altro sul post del blog avevo letto qualcosa sui saggi, fumetti, etichette. Leggo parecchi estratti degli e-book da Amazon giusto per selezionare la mia prossima preda.
Buona idea!
Ho letto gli ultimi numeri di Naruto giusto per sapere come va a finire.
Pochi manga per me e sicuramente non Naruto… sono piú per La clinica dell’amore3
Leggo (quasi) tutte le etichette che mi capitano a tiro, soprattutto quelle dei prodotti sugli scaffali del supermercato. All’inizio lo facevo per pura curiosità, poi è arrivato l’olio di palma sul mercato (o forse c’è sempre stato e non lo sapevamo) e ho cominciato a trovarlo dappertutto, perfino nel pesto, quindi, per il semplice fatto di limitare il colesterolo ingerito, tendo a preferire i prodotti col burro (chi se ne frega, eh?).
Le etichette dei cibi non le leggo, però leggo quelle dei saponi detergenti e prodotti chimici in generale.
Va bene, concludo, Word mi segna che ho scritto 962 parole e penso di aver detto tutto. Ho spolverato i miei scaffali. Grazie e alla prossima!
Fatto benissimo, lo dicevamo noi di spolverare i scaffali!!
Ora è giunta l’ora di leggiere ora accovatolo e fkosla che potranno dire cose piú sensate e spiegare la foto!
Mi sembra una persona simpatica :) forse perché anche io leggo pure le etichette, cosa che ho dimenticato di menzionare nel mio Kavvingrinus.
Spero che riesca a trovare più libri/fumetti che gli piacciano, è così pieno di mondi da esplorare, là fuori…
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Bisogna avere anche un po’ di fortuna, bisogna dire!
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Devo dire che le etichette dei saponi non le capisco.
Kafka, sì, alla fine mi è piaciuto e concordo sul Piccolo principe, neanch’io lo ritengo adatto a un pubblico infantile.
Devo ammettere che non so se l’Innominato vive nel senso di colpa fino alla fine, che dici? Lo rileggiamo?
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Oddio. Rileggerlo. Dovrò farlo temo. È la Provvidenza che lo chiede!
Il Piccolo Principe ha un tema indirizzato agli adulti che dovrebbero guardare il mondo come bambini. Temo che un lettore troppo giovane non possa cogliere tutte le sfumature della storia. Proprio per questioni di vita vissuta.
Kafka può essere difficile ma è immenso!
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Per me gli sposi possono aspettare, hanno una bella coda da fare!
Sì, sono d’accordo sul libro di Saint-Exupéry e aggiungo che, per quanto mi riguarda, anche lui è in coda per la rilettura.
Devo avere un altro incontro con Kafka.
Comunque, grazie per aver ospitato la mia storia di lettore :)
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Grazie a te per averla scritta ed avermi fatto notare che in effetti le storie sui libri importanti possono riguardare anche quelli non letti o piaciuti.
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Mi piace l’idea di leggere le etichette chimiche. Credo che inizierò anche io
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Ottimo!
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mi piace la foto :)
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Sí bella.
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Che storia strana! Non ho capito il punto su Harry Potter… I promessi sposi non mi dispiacevano ma non li rileggerei! (Evviva che ha menzionato le fiabe!). L’ombra del vento l’ho letto un sacco di tempo fa e ricordo solo che fosse un libro particolare, ma non così brutto. Interessante questa storia :)
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Non gli è piaciuto il primo volume di Harry Potter perché troppo aperto.
Io i Promessi sposi non riesco ad apprezzarlo. Mi annoia e basta…
Le fiabe sono belle e quindi evviva! L’ombra del vento io non l’ho letto, magari lui dirà perché non gli è piaciuto. Lo spero almeno.
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Ma pure la povera Gertrude ti annoiava? Io non sopportavo Lucia. E Harry Potter peccato non l’abbia letto tutto!
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Niente salvo di quel libro… magari progredito gli verrà voglia di riprendere la lettura interrotta!
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Lo spero!!
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Sperare fa bene!
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Dici? Non credo sai
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Vuoi togliere anche la speranza? :-(
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Sì, devo farlo…
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Che vita dura…
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Piangi pure, non lo dirò a nessuno.
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Allora lo faccio!
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ahahahahaha
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Ecco!
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Scusa, sono stata insensibile!
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No, no. Anzi!
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Ottimo allor!
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Ottimo!
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Pensa te, io ho adorato i promessi sposi…😁
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Mammamia!!!
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Ahahahahahah. …..
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Ahahahahahah
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:-D
È piú forte di me. Lo detesto.
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A me affascinava. Lo leggevo e i personaggi diventavano reali. Don Abbondio e la sua debolezza, i bravi, la Monaca di Monza.
Però, dai, amo Kafka!
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Almeno ami Kafka! Menomale!
Niente, loro non riesco a farmeli andar giú! :-)
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Io non amo per niente Kafka. Però almeno detesto i Promessi (la versione del Trio però era carinissima e forse ancor più quella degli Oblivion) :D
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Cerchiamo di trovare sempre punti di contatto! :-)
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Già ;-)
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Che e bene!
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Benissimo!
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Anche di piú!
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A me non piacevano i sottotesti: la Provvidenza-deus ex machina con la pessima mira (per raddrizzare due torti, schianta con la peste un botto di gente)… lo trovavo sia anti-cristiano che diseducativo (non fare nulla, tanto poi ci pensa Dio – da pensare con la voce di Crozza quando imita Razzi).
Oh, mi è stato inflitto di peggio, a scuola (Elsa Morante… mi ha fatto rivalutare il Gattopardo!) ma sono dell’idea che anche di autori italiani, ci sia di molto meglio in giro: in pratica ci viene appioppato perché ha unito l’Italia da un punto di vista linguistico.
L’unica cosa buona, per me, è che ha istigato la creazione di belle parodie: I promessi sposi del Trio (non c’è bisogno di dire quale trio, ne esiste uno solo!) oppure la versione da dieci minuti degli Oblivion, comodamente su Youtube.
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Fai partire il flame, coraggio!
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Ma no, non è quello il senso dei miei vaneggi XD troppa gente mi rompe perché mi piacciono certe storie, mi guardo bene dal fare altrettanto.
Ho detto quello che penso solo per avere la scusa di citare il Trio e gli Oblivion :P
PS: so che non volevi davvero istigare il flame… perché tu non istigheresti mai ii tuoi commentatori concentrici a flammare, vero?
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Assolutamente no. Se c’è da flammare da me voglio essere io ad iniziare!
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Mi trovi assolutamente d’accordo per quanto riguarda la Provvidenza, mano di Dio, che deve far tribolare questi poveri umani, facendo credere che il dolore redima e purifichi elevando spiritualmente l’animo e d’accordissimo sulla parodia del Trio, che mi ha fatto ridere come non mai, ma vedi, ciò che mi rimaneva addosso durante la lettura, era come venissero raffigurati i personaggi, il loro aspetto psicologico e umano. Malvagi che incredibilmente potevano anche trovare un’ occasione di umanità e redenzione, e d’altro canto umili non immuni dai difetti, da azioni violente ed errori gravi.
Persone, anime, piene di difetti, di paure. Ingiustizie, sofferenze. La peste e l’andatura affaticata dal dolore della mamma di Cecilia, le sue parole e la sua calma , che io non condividevo, perché al posto suo mi sarei buttata per terra dalla disperazione, convinta che alla sera, non l’avrei rivista….
Ecco tutto ciò, e sopratutto anche ciò che non condividevo mi hanno comunque dato emozioni…..
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Ok, in pratica entravi in empatia con loro :)
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Non l’aereo!
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Eh sì. 😊
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Accipicchia ti ho citato non sapendo di citarti sulle citazioni delle parodie che ho citato… :D
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Daje de concentricità!
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Sempre citare gli Oblivion – cavoli, se son bravi, come autori e come cantanti! :D
E il Trio… il loro, scioglimento, per me, fu un evento funesto… :(
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Eh, sì, d’accordo su tutta la linea :)
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Mi son salvata con Kafka!
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Ma tu sei salva sempre!
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Grazie!
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;-)
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Una bella lista di buone intenzioni! Se aveste visto Paola Pitagora e Nino Castelnuovo recitare i Promessi Sposi vi sareste ricreduti sul Manzoni! La Tamaro la lessi e mi rimpromettei di non leggere mai più nient’altro di lei, e finora ci sono riuscito. Il Piccolo Principe rischia di funestare le generazioni odierne peggio del libro Cuore la mia. Leggete piuttosto Alice nel paese delle meraviglie, cribbio!
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Letto e riletto Alice!
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Bravo, non ne avevo dubbi! Lo cambieresti con il Piccolo Principe?
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Sí.
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Alice e il Piccolo Principe… no, sono entrambi molto belli per motivi completamente diversi – e allo stesso modo, si prestano a massacri in nome del commercio, è il lato oscuro dell’essere opere di pubblico dominio…
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Dici che il pubblico dominio è peggio?
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Il pubblico dominio è molto utile, il problema è che qualcuno se ne approfitta e ci fa porcate. È un problema di buon gusto, ecco!
Per il resto, ridurrei il tempo dalla morte dell’autore necessario per rendere l’opera di pubblico dominio: 70 anni sono troppi e io voglio scrivere storie buffe su Topolino senza temere gli avvocati Disney…
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Sfondi una porta aperta con me!
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La cosa bella della lettura di piacere è il poterla interrompere quando non la si gradisce, senza dar conto a nessuno (tranne al proprio portafoglio).
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Ovviamente. La libertà di interrompere, riprendere, cambiare, è impagabile.
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Belle considerazioniiii!!! :)
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Sempre piú grazie!!!
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Sempre più pregoooo!
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Eheheh!
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