Decisioni

La passeggiata serale di ieri mi ha offerto uno spunto per una riflessione. 

Nel mio girovagare seguo sempre un percorso ben preciso, che può variare da periodo a periodo, ma fintanto che è attivo è sempre uguale, cosí, mentre riflettevo sulla mia abitudinarietà ho deciso di fare una piccola deviazione. Quando mi sono sentito tirare a destra dal mio istinto abituale, non ho svoltato, ho tirato dritto pensando che la meta sarebbe stata la stessa ma la strada sarebbe cambiata. Un paio di incroci dopo ho finalmente svoltato a destra, guardandomi stupito perché i punti di riferimento, quelli dove gli occhi si posano meccanicamente perché sanno che ci sono, non erano cambiati, ho pensato che anche i piccoli paesi possono sembrare tutti uguali come le grandi città, ma arrivato all’incrocio successivo mi sono reso conto che avevo percorso proprio la mia strada abituale senza rendermene conto! Mi ero perso, ero convinto di stare in un luogo ed invece stavo in un altro e il luogo in questione era quello che volevo evitare.

Ho potuto decidere o, come si è parlato in un altro articolo, non ho proprio la possibilità di decidere? Se sí, è colpa, o merito, del mio cervello con tutti i suoi processi e conseguenti reazioni oppure devo cercare un concetto preternaturale che se non obbliga almeno suggerisce le mie azioni?