Le stelle non si sono allineate per l’incontro di giovedí, ma per fortuna si rimedia per quanto riguarda la serata di venerdí con inspiegabili colpi di testa!
È calato il sipario – Follia

Iniziamo con calma.
Mentre l’intera isola sembra festeggiare non si sa cosa e le “autorità” invitano ad esultare per la ricorrenza che ci sarà l’indomani, ricorrenza di cui noi non sappiamo nulla; ci rechiamo, col cuore in gola, nella “baracca” vicino alla nostra, quella del professore che ci ha indicato la via in questi giorni, quella dell’uomo che ieri notte ci è parso di sentire supplicare Claire O’Bannion di risparmiarci. Siamo certi che non sia stato un sogno, Robert ha una orrenda cicatrice sul petto, è successo qualcosa ma non sappiamo cosa. Ora il vecchio dovrà parlare per forza!
Entriamo di prepotenza e troviamo l’ex docente riverso sul tavolo, completamente ubriaco, forse pentito, forse spaventato. Cerchiamo di farlo riprendere dalla terribile sbornia che si è procurato e veniamo prontamente interrotti da due energumeni degli O’Bannion: il professore è cosa loro e vogliono occuparsene personalmente!

La faccenda si fa seria.
Da questo momento in poi avviene il delirio: Vincent fa qualcosa, ma non si sa cosa, che ammalia i due energumeni, ipnotizzandoli in qualche modo oscuro, non sapendo però che cosa accadrà in futuro, se i due si ricorderanno di qualcosa, se penseranno di essere attaccati… cosí prendo in mano la situazione e, trovato un coltello in cucina, sgozzo i due bruti, in modo che non possano raccontare a nessuno cosa è accaduto. Rimane però il problema del professore che si sta riprendendo e che sicuramente qualcuno ci ha visto entrare nell’appartamento. Mosso dall’istinto affido il coltello alle deboli e incerti mani dell’uomo ubriaco, lo macchio di sangue meglio che posso e gli faccio scolare a forza ciò che avanzava della sua bottiglia: il vecchio cade a terra, privo di sensi.
Eravamo andati per avere risposte e ci troviamo invece a dover scappare sperando che nessuno si sia accorto di nulla!

Stiamo scherzando?
Ci mescoliamo alla folla e proviamo a seguire l’altra traccia che avevamo, quella del “cimitero“. Rapidamente il paesaggio cambia drasticamente: la luce diminuisce incredibilmente, la temperatura crolla e la vegetazione diventa secca, autunnale e poi invernale. Sembra di essere entrati in un altro mondo: mi tornano in mente gli esperimenti dell’ospedale, gli appunti trovati, su come questo posto sembra sia stato modificato e mi viene un brivido lungo la spina dorsale, un freddo interno che sembra rispondere al freddo che viene da fuori.
Siamo ora in quella che ci sembra la zona centrale del settore, davanti a noi si staglia la sagoma decadente di Villa Marsh, a lato c’è uno stagno silenzioso e, piú in là, oltre la villa c’è una casetta illuminata. Prima di andare a cercare altri esseri viventi, scottati dalle nostre recenti scoperte, studiamo un po’ la situazione, mi avvicino allo stagno, subito seguito da Vincent, e vedo un’acqua melmosa, un’infida palude che cela chissà cosa nel fango. Guardando con attenzione notiamo una miriade brulicante di vermi che strisciano verso il centro dello stagno, vermi che si ammassano fino a costituire una grandissima figura umanoide, figura che simula grottescamente, persino dei lineamenti umani!
Senza pensarci tanto, scappiamo tutti verso la villa, sperando che una struttura tanto antica, sia rimasta in qualche modo protetta.

STIAMO SCHERZANDO!
La villa è un rudere, degli antichi fasti sembra non sia rimasto piú nulla. Solo polvere, cianfrusaglie e cumuli di sporcizia. Di fronte a noi c’è una scala che porta al piano superiore ed una scala che porta verso un piano inferiore. Decidiamo di salire, perché di addentrarci nell’oscurità di un posto tanto tetro in un luogo cosí alieno non ci sembra la cosa piú sicura al mondo, e qui facciamo una macabra scoperta: un uomo, oramai rinsecchito dal tempo, penzola da un lampadario!
Cercando nella stanza del morto troviamo due importanti appunti, uno è una lettera di scuse e forse un atto di accusa verso qualcuno, il professore Cale forse?

Una lettera triste.
L’altro appunto è poco comprensibile, ma forse è collegato a tutti gli altri indizi che abbiamo trovato tra l’imbarcazione e l’ospedale. Nella follia e nel delirio, nell’incongruenza piú assoluta, forse iniziamo ad avere i primi indizi su cui lavorare!

Chi ci capisce qualcosa è bravo!
Purtroppo la nostra soddisfazione dura meno di un battito di ciglia, perché qualcosa di grosso e cattivo sembra stia uscendo dal piano inferiore, un mostro orrendo, con delle sembianze umane, sebbene distorte, con mani artigliate e zanne al posto dei denti… poi tutto si fa confuso, deve essere successo qualcosa, Rose e Vincent si sono calati da una finestra, Robert ha sparato a quel mostro, io ad un certo punto ero fuori all’aperto, poi Robert è caduto dalla finestra, la testa spappolata, due enormi buchi nel petto e poi di nuovo Robert sano, senza buchi e con il cranio al suo posto. Credo di aver perso di nuovo i sensi, forse ho vomitato, forse non lo so neanche io…
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Per qualche motivo ieri la follia si è impossessata di noi e abbiamo riportato il gioco sui nostri classici binari: uccidere persone a caso perché i cultisti devono capire che i veri folli siamo noi e non loro!
Intanto il giocatore di Robert continua ad avere paura per la storia e gli effetti sonori1, effetti per i quali abbiamo deciso di cambiare piattaforma passando a Discord per una gestione del suono migliore rispetto a Skype.
Ormai è chiaro che l’obiettivo e far impazzire il nostro amico e confido che prima o poi riusciremo nel nostro intento!
- Veramente ben fatti, devo rimarcare. ↩
L’ultima formula come dire…complica la vita un attimo eh?
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Ma giusto un attimo proprio!
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Vabbè…ci fare forza ed esplicheremo! 😁
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Comunque l’idea che va per la maggiore è cercare di fare esplodere tutto.
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Uh bello!Rapido,efficace,rumoroso e da Grand Guignol?
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Probabilmente salteremo in aria noi. In mille pezzi.
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Noooooo daaaaaiiiii!
Si potrebbero piazzare le cariche a esplosione controllata no?????
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Sí, ma per ora abbiamo solo 5 bottiglie di alcolici fatti in casa!
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Farina. Tanta farina per aria e una molotov da lanciare da lontano (a seconda del periodo, è il massimo del timer che potrete permettervi).
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Sí, si parlava anche di farina.
Beh, siamo pur sempre nel 1926, dopo la prima guerra mondiale, abbiamo a disposizione, volendo, le conoscenze chimiche per esplosivi e gas come l’iprite se ci gira proprio male male.
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La roba che scoppia si può trovare facilmente, ma – ammetto la mia ignoranza – non so quando siano saltati fuori i primi detonatori a tempo :P
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A noi basta lanciare o mettere micce lunghe o timer rudimentali!
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Qualcosa progettata da un filosofo greco nel 1500 a.C.
“Ehi Johnny, hai portato la macchina di Anticitera? Collegala alla clessidra”
“E come diavolo faccio?”
Master: Johnny, fai un tiro Idea.
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Con 80% in INT non mi spaventa il tiro Idea!
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Sei favorito, ma uno su cinque è pericoloso…
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Basta che l’Idea riesca ad uno eh!
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