Lovecraft giapponese (6)

Sottotitolo: e non solo!1

Perché il sottotitolo? Perché in virtú della mia rinomata pigrizia, seconda solo al mio umile genio umilmente geniale, intendo parlare di due argomenti in un articolo solo.
Ovviamente2 in virtú della mia rinomata idiozia, seconda solo alla mia pigrizia e al kio umile genio umilmente geniale, ho aspettato di dimenticarmi particolari e sensazioni particolari degli argomenti che intendo trattare.
Facile scrivere qualcosa quando si sa quello che si sa, ma provateci voi a farlo quando non si sa quello che si sa e si sa quello che non si sa, sapendo però no, cioè non sapendo, seppure si sa che si sa no, cioè non si sa!


Il Richiamo di Cthulhu di Gou Tanabe, misterioso artista di cui non so nulla e che sospetto sia un uomo ma potrebbe essere una donna o uno yithiano per quanto ne so di Giappone, è edito in italiano in una sontuosa edizione coatta3 da una casa editrice che è quella degli altri volumi, una casa editrice che si occupa di queste cose e si chiama tipo J-Pop, dove credo non si intenda un rappers ma una sorta di Giappone per tutti, tipo i vocavolarietti Assimil.
La storia riprende fedelmente il racconto originale, con tratti puliti e precisi persino nelle geometrie piú aliene. Rileggendo la storia per l’ennesima volta ci si rende conto del perché sia la piú usata ed inflazionata di tutta l’opera lovecraftiana: funziona perfettamente anche se il protagonista sembra essere uscito da un fumetto giapponese!
La spesa vale la spesa, ma se qualcuno volesse spendere meno, a breve dovrebbe uscire un volume nel formato classico, ma io consiglio caldamente queste tavole molto piú grandi per godere maggiormente dei disegni, con il canonico prezzo al di sotto dei dieci euros.
Probabilmente io comprerò anche il volume economico per quesrioni di collezionismo e non nascondo che ricomprerei tutti gli altri albi nel formato coatto se li stampassero.


Parlato dell’argomento principale, non mi resta che parlare dell’argomento non principale ma non meno importante per me.
Quello di cui voglio parlare è Il Colore venuto dallo Spazio di non mi ricordo chi, con Nicolas Cage come attore protagonista e tanto colore violaceo.
Voglio innanzitutto spezzare una lancia in favore del nostro: ho recentemente deciso che è il migliore attore dei nostri tempi e in questo film non mi delude affatto. Ha, ovviamente, un ruolo marginale come tutti gli altri, ma quel ruolo, per Azathoth, lo fa bene!
Spezzata la lancia dico ora la mia sul film4.

La pellicola è chiaramente non ad alto budget, anche se questo non inficia assolutamente la godibilità della storia. Storia che è trasposta ai giorni nostri, semplificandola lievemente. Gli intrecci cruciali sono però presenti e la sceneggiatura riesce a trasmettere la confusione cronologica degli eventi. È un film che ci fa respirare gli anni ’80 senza voler essere una precisa riproposizione5 degli anni ’80, come è tipico in questi anni, con colori ed effetti visivi davvero molto gradevoli. Mi sento di consigliarlo a tutti gli appassionati di Lovecraft di Nicolas Cage, senza pensare di vedere un capolavoro, ma senza paventare una minaccia al proprio buon gusto.


  1. Non c’è il sottotitolo e quindi ci si arrangia un po’ come si può. 
  2. Ovviamente. 
  3. Leggasi costosa ma almeno grande e cartonata. 
  4. Come promessovi quando non ve l’ho promesso. 
  5. Riproposizione? 

About ysingrinus

Mi sono accorto che non avevo scritto niente qui e cosí ho deciso di scrivere qualcosa.
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38 Responses to Lovecraft giapponese (6)

  1. virtuos@mente ha detto:

    Sei in forma! 😂😂😂😂
    Dalla copertina di quel … capisco molte cose. O non capisco molte cose. 🤭🤔

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  2. Sara Provasi ha detto:

    Alla questione sottotitoli mi sono persa 🤣🤣

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  3. Conte Gracula ha detto:

    Io aspetto la versione per poveri, fortunatamente ci vedo ancora bene, mentre a soldi e spazio…
    Credo che uscirà in settimana, ma la casa editrice fa i suoi annunci sicuri il mercoledì intorno a mezzogiorno (intorno significa più o meno un’ora prima o dopo, il tempo incerto è perfetto per questi periodi lovecraftiani).

    Il colore venuto dall’ospizio con Cage non l’ho ancora visto, so solo che ci dovrebbero essere gli alpaca, un punto centrale del racconto orig… no, non c’erano, li avrà voluti Cage. Qui non si veste da orso come in The Wicker Man?

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  4. Conte Gracula ha detto:

    Non so se tu già lo sappia, ma l’editore italiano del gdr del Re in giallo ha reso disponibile un’avventura introduttiva con le regole strettamente necessarie per gestirla.
    Nel caso devi registrarti, per scaricarla.

    https://www.needgames.it/prodotto/i-cancelli-del-paradiso-quickstarter-pdf/

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