Quante volte abbiamo sentito le frasi sulla bellezza del leggere, della gioia che un libro può procurare o proprio del piacere derivato dal possedere una libreria vasta?
Quante volte voi tutti ignoranti al limite dell’analfabetismo1 avete riso con le vostre bocche storte ed i vostri sorrisi sgangherati2 dileggiando chi voleva insegnarvi a vivere. Ed ecco che avete detto «professoroni», «sapientoni» e via dicendo.
Ora io dovrei lasciarvi marcire nel vostro inutile humus fecale ma non sono come voi e quindi quando vi vedo languire nelle vostre nequizie decido di aiutarvi. Vi aiuto soprattutto quando non ve lo meritate, perché nella mia profonda umiltà vedo che è cosa buona e giusta farlo.
Come può un libro dare piacere? Bisognerebbe adesso fare dei distinguo sul piacere, sull’identità di genere e sull’orientamento sessuale. Essendo però questi argomenti di lana caprina3 io ora mi occuperò del piacere maschile.
Per prima cosa dovete procurarvi un libro adatto al vostro scopo, con il tempo capirete quali sono quelli maggiormente si confanno ai vostri bisogni, dopodiché dovrete aprire il libro, circa a metà pagina e quivi infilarci il cazzo. Esercitando la giusta pressione sulle pagine coinvolte e muovendo il tutto dall’alto al basso (o avanti e indietro, a seconda della posizione scelta) e riportando a condizione di partenza, dopo un po’ capirete come si fa a trarre godimento da un buon libro.
A seconda dei vostri gusti potrete cercare carta piú morbida e porosa, per una sensazione piú calda ed intima, piú rigida e patinata per soddisfare i vostri feticci di gomma e lattice, pagine piú corte della vostra asta, per simulare il glande che raggiunge il vuoto dell’ampolla rettale, pagine viceversa piú grandi del vostro membro per una vagina accogliente.
C’è chi usa un segnalibro per usare il punto a cui è arrivato e riprendere cosí da dove aveva interrotto, chi invece usa i segnalibri in stoffa che si trovano nelle edizioni piú curate per stimolarsi ulteriormente nei modi piú svariati.
La presa poi può variare e da questo dipende anche la copertina rigida o in brossura, ricordate però che con una copertina rigida grande potrete esercitare una pressione maggiore con minore sforzo4 e questo se da un lato è positivo dall’altro rischia di diventare pericoloso.
Attenetevi al buon senso quindi, ma non abbiate timore di sperimentare: l’editoria ha bisogno di voi tutti!
Altre tecniche, adatte anche all’eterno femminino, prevedono copertine morbide, o riviste, che adeguatamente arrotolate, possono entrare in recondite profondità. Il rischio qui però di perdere pezzi all’interno se la carta è troppo morbida o di tagliarsi se troppo rigida. Inoltre alcune varianti prevedono elastici per mantenere intatto il rotolo ma il rischio di perderlo dentro non è indifferente quindi in caso sarebbe meglio un cordoncino che sporge per tirare indietro il tutto.
La faccenda è spinosa e difficile per cui rinnovo il monito, questa volta piú severo.
- In quanto popolino è inevitabile siate analfabeti. Ma nonostante ciò vi riconosco almeno lo sforzo di cercare di imparare a leggere leggendo il mio blog, di cui non siete degni. ↩
- Sgangherati sí. ↩
- E cioè la lana che si ottiene dalle capre per questo caprina. ↩
- Mi rifiuto di spiegarvi anche le leve. ↩
E qui si capisce perché alcuni non comprano libri usati. Troppi… uh, ricordi, diciamo.
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Troppi ricordi in generale. Anche per noi che scriviamo.
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Ah ah sei tornato agli antichi splendori, vedo!
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Dici quindi carta patinata?
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In tutti questi anni ho usato i libri in altri modi, non sapevo quello che grazie a te ora so.
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E allora va’, novello Sperelli, va’ e godine tutto.
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Vo’!
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Bravo!
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Ma pensadoci su: queste tecniche ascetiche sono possibili anche coi quadernoni? E col TV sorrisi e cazzoni?
(Scemenza voluta)
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Assolutamente. Alcuni si eccitano all’idea delle spillette cosí vicino a punti tanto critici.
Tra l’altro quelli sono gender-fluid. Vanno bene per tutti.
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Nella stagione invernale ai miei clienti consiglio di adoprare libri delicatamente scaldati sul calorifero
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È un ottimo consiglio. Se si vuole un approccio piú naturale è importante conferire alle pagine un lieve tepore.
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Ma è anche confortante. Per molti babbei è l’unica cosa importante
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Pensa che io delle preferenze pure sugli inchiostri.
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E il contenuto del libro è anch’esso fondamentale. Non faccio esempi però.
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Le esperienze piú potenti io le ho provate con i classici russi: Guerra e pace, La morte di Ivan Il’ič, Il naso… infinito piacere.
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:)
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Quello dei libri so che è un tema a te caro.
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Ahahhaahha… Sì, carissimo.
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Sai godere duro allora!
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,😄😄😄😄
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Poesia pura
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Ovvio.
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…ma a seconda del libro, anche prosa pura
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Vero.
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Cosa avresti contro i sorrisi sgangherati? No perché potrei offendermi ma non lo farei per non darti sazio.
Quindi leggere Dracula ti ispira tali pratiche? È evidente che non è la lettura adatta a te.
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Sei ingiustamente capitata nella cartella dello SPAM.
Al contrario, Dracula mi fa godere duro!
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