Capacità e proprietà fisiche

Va molto di moda, negli ultimi anni, parlare o meglio ancora straparlare, della resilienza. Mutuandone, e distorcendone, il significato originario per applicarlo ai piú disparati campi della vita.
Ecco quindi fioccare gli appella alla resilienza umana, contro la società corrotta, contro il sistema despotico della democrazia occidentale, contro qualsiasi spauracchio dei nostri giorni.
La parola d’ordine è resiliere, sempre e comunque.
Che uomo sei se hai una resilienza cosí bassa? Puoi davvero definirti donna se non hai affatto resilienza?

RESILIENZA RESILIENZA RESILIENZA

Quest’osceno mantra riecheggia nei nostri cervelli ininterrottamente: cerchiamo di sviluppare una resilienza alla resilienza, senza riuscirci. rimanendo deformati, irrimediabilmente1.
Ma io mi chiedo, perché non si parla di tenacità o della sempre verde termoconduttività, caratteristiche, alquanto interessanti e facilmente riadoperabili in altri campi?
Bisogna non far passare il calore della pressione sociale, bisogna essere poco termoconduttivi, oppure tanto tenaci per non spezzarsi quando il capo ufficio ci tratta male!
Purtroppo una parola è troppo difficile e l’altra troppo semplice. E poi manca di quel fascino sensuale che ti riempie la bocca quando dici che la resilienza della società si misura con le fette di pane imburrato.


Che bisogno ha, la gente quando chiacchiera in libertà, di riempirsi la bocca con termini che non consce e mi infastidiscono, come appunto “libertà” e “resilienza”?
Non si può stare zitti ed evitare di esternare qualsiasi cosa passi per la testa?


  1. Il che, a suo modo, è ironico. 

About ysingrinus

Mi sono accorto che non avevo scritto niente qui e cosí ho deciso di scrivere qualcosa.
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62 Responses to Capacità e proprietà fisiche

  1. Liza ha detto:

    “Resilienza”… ma che vuol dire?
    Ok vado a prendere il dizionario.

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  2. Gintoki ha detto:

    La gente non sta zitta perché si sente in diritto di parlare di resilienza sempre e comunque, pur non avendo fatto gli studi adatti e non avendo raggiunto i punteggi necessari; inoltre non si parla mai – e qui vengo a rispondere alla tua domanda retorica* – di tenacità o termoconduttività perché ti aggrediscono se osi farlo, non sanno accettare chi non la pensa come loro eppure, eppure!, io dico qui a te e davanti a tutti i lettori dal passato che ci leggono che a me la tenacità ha cambiato la vita.

    retorica perché tu sai già la risposta ma mi occorreva rispondere per quelli che sono poco attenti ad ascoltare le risposte che sai.

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  3. PindaricaMente ha detto:

    E vogliamo parlare di “empatia”, sempre più usata ad mentula canis? 🙄

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  4. Conte Gracula ha detto:

    Prima di Vampiri: il Requiem in italiano, la resilienza non la sentivo mai.
    Mi chiedo se esista da sempre, in italiano, o se sua un prestito dall’inglese che nessuno ha mai chiesto :P

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  5. Sono sicuro che si troverà il sistema di esprimere (male) lo stesso concetto con un termine inglese (sbagliato). I mydias ci aiuteranno.

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  6. giomag59 ha detto:

    Resilienza mi sembra utilizzato ultimamente per indicare chi riesce a farselo mettere in quel posto senza dar troppa mostra di provar dolore. Piccoli aggiustamenti per migliorare la posizione, ma la sostanza non cambia. La resilienza ma sopratutto il parlare a vanvera di resilienza sono il lubrificante della società odierna.

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  7. Judith ha detto:

    Io sono idrosolubile mi lavo solo con O senza H2.

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  8. Tati ha detto:

    la termoconduttività! Avercene con questo freddo…

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  9. erminiaheller ha detto:

    Sei ancora attivo, vedo. Molto bene! Facevo un saluto. :)

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  10. Pingback: Inverno resiliente | Discussioni concentriche

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