Appunti di viaggio, ovvero delle insidie e delle riflessioni

Premetto che questo articolo avrei dovuto scriverlo giorni addietro1, a tempo debito, come si suol dire. In debito di tempo, però, ho rimandato, procrastinato ed oziato, cosí ora il tempo vuole riscuotere ed io sono costretto a scrivere rapidamente, piú rapidamente del tempo che scorre.
Rendendomi conto dell’impossibilità quindi mi prendo tempo, aspetto, pondero e rimando, il tempo è una moneta preziosa ma anche perfettamente inutile, inesigibile.
Che il tempo mi chieda quello che vuole, io mi limiterò sempre e solo a chiedere tempo al tempo2, ignorando le sue risposte negative.


Conclusa l’agile premessa3 entro finalmente nel vivo dell’articolo che poi è il motivo principale ma non l’unico per il quale mi sono deciso a scriverlo4.
In viaggio, guidando in autostrada, bisogna certamente far attenzione a tante cose, molti rischi e tanti pericoli, ma quelli sono noti ai piú e ci sono molti altri modi per informarsi e mettersi al sicuro. Io voglio parlare di uno dei peggiore e meno conosciuti, perché non mi occupo dell’ordinarietà noiosa5, io cerco di occuparmi di quegli aspetti superiori, notevolmente piú difficili.
Oggi voglio parlare di uno dei problemi principali: il razionamento delle vivande quando si viaggia. Si inizia quasi sempre mangiando una merendina qualsiasi o un semplice panino, ma poi si fatica a fermarsi. C’è il rischio di mangiare tutte le provviste portate per il viaggio ed il ritorno in meno di trenta minuti di guida. Il che non sarebbe effettivamente un problema, se non fosse che poi le successive ore bisognerebbe sostenerle senza mangiare nulla oppure fermandosi ripetutamente per fare scorta.
Questo è un problema non da poco che, ovviamente, nelle scuole guida, non si sognano nemmeno di farlo venire in mente ai giovani studenti. Quanti neo patentati sono incappati in questo disastro? Quanti hanno aperto un saccehetto di patateine all’inizio del viaggio e si sono ritrovati a neanche un quarto del percorso che avevano mangiato svariati pranzi in meno di venti minuti? Possibile che le istituzioni no si accorgano di questo terrificante problema? Per me ci deve essere qualche losco interesse dietro6.


Vorrei ora aggiungere una riflessione non correlata alla guida ma nata mentre stavo guidando.
Premetto che non ricordo bene il motivo per cui ho pensato quello che ho pensato e che sto per scrivere e, mi rendo conto, che non è neanche un pensiero originale7.
Premetto inoltre che la scienza non è dalla mia parte e quindi la mia è solo una proiezione filosofica che non vuole andare da nessuna parte.
Se la distanza genetica tra uomoe e scimpanzé fosse paragonabile a quella tra cavallo ed asino, potremmo sperimentare forme di vita umana differenti ed in teoria non credo ci sia l’impossibilità che umani e scimpanzé del futuro, cioè a noi e a loro discendenti ma cambiati, non possano incontrarsi ed incrociarci e, chissà, al contrario di quello che accade tra i succitati equidi, generare prole fertile e quindi incrociarci, seppure nelle varie generazioni, a quelle che volgarmenete definisiamo scimmie8


  1. Ma come recita il proverbio, c’è tempo finché c’è tempo9
  2. Come fece il gruppo musicale progressivo italiano Banco del Mutuo Soccorso
  3. Neanche tanto agile. 
  4. Per il ritardo che ho accumulato invece, vedi la premessa
  5. Né tantomento dell’ordinaria noiosità. 
  6. Quest’ultima parte l’ho scritta ad occhi chiusi per fare una prova sulla tastiera che sto usando ora, oltre che per introdurre una problematica futura sulla guida.  
  7. Come potreste constatare da voi. A patto, sempre, che abbiate un’educazione un po’ piú che scolastica.
  8. Concetto meglio elaborato e maggiormente ponderato, anche nel “Sogno di D’Alembert” di Denis Diderot. Lo specifico per voi lettori che avete a malapena un’educazione scolastica, ovviamente. 
  9. O almeno io l’ho sempre sentito recitare cosí. 

About ysingrinus

Mi sono accorto che non avevo scritto niente qui e cosí ho deciso di scrivere qualcosa.
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21 Responses to Appunti di viaggio, ovvero delle insidie e delle riflessioni

  1. Presa Blu ha detto:

    Il codice stradale ha delle lacune imperdonabili! Le istituzioni saranno in combutta con le industrie delle patatine, ovviamente!

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  2. Presa Blu ha detto:

    Dobbiamo sventarla!

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  3. Gintoki ha detto:

    Hai messo tanti argomenti sul tavolo, io vorrei solamente dire che in qualche modo si deve giustificare la presenza di Autogrill e Sarni e compagnia, quindi forse se non si diffondono certi insegnamenti è per non danneggiare l’economia autostradale.

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  4. Liza ha detto:

    Se avessi tempo risponderei..
    Ma nn ho tempo ho sei panini e per colpa tua sn gia’diventati 4😂😂😂

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  5. La soluzione per il razionamento durante i viaggi è semplice: avvelenare le derrate con sostanze labili di cui si conosce l’emivita e usare contenitori di colore diverso a seconda della durata voluta. Che so, la roba nelle buste gialle è buona dopo un’ora, quella nei barattoli verdi dopo 3 ore.

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Fhtagn

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