Quis bullābit ipsos bullos?

Oggi volevo scrivere di un avvenimento occorsomi ier sera, quando sono andato a bere e ad ascoltare musica dal vivo in un locale locale.

Mi trovavo nella piazzetta antistante al suddetto esercizio ristorativo, quando davanti a me è apparso un ragazzetto già incontrato in precedenza.
Il soggetto forse ritenendo di incarnare lo spirito di Sid Vicious, va in giro, con chiodo e pantaloni attillati sopra ad anfibi, a ridere delle persone piú grandi di lui. Particolare è il modo in cui decide di ridere delle persone1, e cioè emettendo misteriosi quanto inutilmente stupidi, suoni con la bocca. Il verso in questione è un, cerco di riprodurre il verso meglio che posso, «PIËUU» molto nasale, quasi metallico. Può riprodurre il verso diverse volte, anche dopo aver superato la persona bersaglio del suo astuto dileggiare.
Recentemente, dicevo, l’ha fatto anche con me e le persone che stavano con me. Però, forti della nostra superiorità intellettiva, nonché maturità comprovata, ci siamo messi a riprodurre lo stesso suono che lui aveva indirizzato a noi.
La reazione è stata per me inaspettata: prima ha sputato a terra, per dimostrare che lui è sopra le regole, che è indifferente, che se la comanda insomma, poi sentendo che il verso verso di lui non accennava a smettere2 in un batter d’occhio è scomparso nel nulla. Memore della mia età, della mia intelligenza e della mia cultura mi sono cosí messo a rincorrerlo ma non si può inseguire un’ombra e difatti non l’ho trovato. Peccato avevo ancora qualche «PIËU» da fargli quella sera.
In ogni caso, dicevo, ieri è apparso nuovamente davanti a me. Allora non mi sono perso d’animo e, memore del verso mancante, subito l’ho apostrofato come a lui tanto piace fare.
Purtroppo anche questa volta, è stato piú veloce del prevedibile, nonostante stesse camminando mano nella mano con una ragazza bionda, novella Nancy Spungen?


All’inizio di questo articolo posso aver dato l’idea che volevo scrivere questo articolo ma non potevo scriverlo perché dovevo scrivere altro.
In effetti è cosí, dovevo scrivere altro ma non ce l’ho fatta prima.
Rimedio ora.
Tornando dalla passeggiata serale che Bionda mi fa fare tutte le sere, ho visto una allegra comitiva di ragazzi e ragazze, vestiti alla moda del momento, con il sorriso sulle labbra, tanta voglia di far chiasso e di dimostrare che le regole, quando sei giovane non contano. Infatti erano seduti affianco ad un cassonetto strabordante di spazzatura ed uno di essi giocava con i sacchetti ricolmi dei rifiuti casalinghi.
Non cercava cibo o altro, giocava letteralmente, premeva il pedale per vedere quanto potesse alzarsi ancora il coperchio del cassonetto, spostava i sacchetti e ripeteva quest’operazione, parlando e ridendo felice con i suoi amici ed amiche altrettanto contenti.
I cassonetti sporchi, che a fine mese dovranno eliminare, sono àncore per i giovani d’oggi. I ragazzi sono molto piú legati a queste antiche usanze igieniche di quanto i governi ed i comuni non si rendono conto.
Togliendo i cassonetti non rischieremo di buttare nella spazzatura i nostri giovani?


  1. In realtà sembra sia un’usanza alquanto comune in questo comune. 
  2. In realtà potrebbe esserci stato anche qualche parola a lui indirizzata. Inviti ad avvicinarsi e a spiegare il significato del suo comportamento. 

About ysingrinus

Mi sono accorto che non avevo scritto niente qui e cosí ho deciso di scrivere qualcosa.
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55 Responses to Quis bullābit ipsos bullos?

  1. silviatico ha detto:

    Strana la giovane fauna di questi tempi: la incontri che ti fa versi strani e giochi bizzarri. Non sarà che, questa strana primavera, la faccia più simile a dei folli smerghi?…
    Complimenti per l’aplomb ed un caro saluto….

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  2. E se quel ragazzo fosse costretto ad esprimersi così per una qualche menomazione fisica o mentale? Non è una critica, solo non riesco togliermi dalla testa questo dubbio lacerante. Me lo vedo singhiozzare e drogarsi disperato nella sua stanza mentre ascolta musica dal riproduttore musicale.

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  3. beebeep74 ha detto:

    finale inaspettatamente impegnato … bello

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  4. kalosf ha detto:

    Ho sensazione che si buttino nella spazzatura da soli…

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  5. chezliza ha detto:

    eh!
    ogni tanto me lo chiedo anche io…

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  6. Che bello! Da te si limitano a questo? Perché da me… T︵T
    Comunque, ricordo una vecchia provocazione: giochi elastici per bambini spastici – e il primo è certamente uno con problemi di spasmi che gli fan fare Pieuu!
    I secondi me li immagino, un domani, a giocare tra le siringhe o rotolandosi nella cacca…

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  7. Orso Chiacchierone ha detto:

    Magari il sogno nel cassonetto del ragazzino che gioca con la spazzatura è fare il netturbino!

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  8. ivano f ha detto:

    Vedi che la maturità non ha solo lati negativi: ti danno del lei, va bene, ma puoi anche sfoggiarla umiliando così gli immaturi, come avete fatto voialtri!

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  9. Cose da V ha detto:

    Ma che degrado! Io di solito non punto il dito contro i giovani d’oggi, perché ne conosco molti intelligenti e sveglissimi. Purtroppo però molti sono cretini e irrispettosi. Ad esempio quando ero giovane e prendevo la corriera c’era tutta una gerarchia da rispettare sui posti, sul piano della corriera. Nessuno veniva bullizzato, semplicemente ognuno aveva il proprio posto, i più grandi stavano dietro ecc. Ora tutto questo rispetto non c’è, i più giovani sono arroganti e prepotenti e i loro genitori sono più cretini di loro. Perdona se scrivo un papiro ma questa cosa voglio dirla. Nella mia famiglia i genitori che hanno avuto due figli hanno cresciuto il primo come un soldato pronto a combattere e al secondo hanno permesso ogni cosa, tant’è che sembrano figli di genitori diversi e non fratelli.

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  10. Annika ha detto:

    Che storie!

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  11. Gintoki ha detto:

    Purtroppo questa società diventa sempre più vecchia e investe sempre meno nei giovani, non è retorica né qualunquismo, la sparizione dei cassonetti significa la sparizione di un futuro per l’esercizio del piede per i nostri giovani.

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  12. ceciliagattullo ha detto:

    L’inquietudine di una generazione

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  13. fulvialuna1 ha detto:

    Buttare i giovani nella spazzatura?
    Ci mancherebbe solo questo, pur caciaroni (e ci sta, vorrei vedere chio non ha “caciarato” da ragazzo/a) l’Italia ne ha bisogno. Già siamo un popolo di vecchi.
    Ci butterei qualc’un altro, anzi molti altri.

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  14. Nyno ha detto:

    I giovani rompono i coglioni su internet
    e
    non
    si accorgono
    che
    questa
    merda
    di paese
    se
    ne
    sta
    andando
    a
    Puttane.
    Ottimo pensiero
    ironia
    e
    quello che tra
    le righe
    fai
    capire.
    Genio.

    Nyno.

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  15. Affy ha detto:

    I giovani dovrebbero essere per l’Italia una garanzia di speranza e ottimismo. Leggere adesso queste gesta nella vita vera mi fa piuttosto pensare a ‘na tragedia, torbido inganno della realtà, fragile argine di alti e bassi istinti.
    Ascolto gli Opa Cupa per coprire quel verso infernale e sbeffeggiante!

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Fhtagn

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