L’età vera

Oggi dovevo fare una cosa ma non avendo avuto il tempo per farla non l’ho fatta ed allora devo fare questa cosa che sto facendo ora mentre non faccio la cosa che dovevo fare oggi ma non ho potuto farla.

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I progetti sono tanti ma il tempo, e conseguentemente l’età, è quello che è. Ho già parlato, tempo addietro¹, del tempo che inesorabilmente passa sul mio volto, lasciandomi marchi indelebili di rughe e peli bianchi.
Risolvo pubblicando foto in bianco & nero o seppia e nessuno ci pensa piú².
Il problema si è spostato. Non mi guardo piú allo specchio alla ricerca di peli che raso, no.
Ora mi guardo nelle mutande, alla ricerca di bianchi peli dove il colorito, piú di tanti altri bulbi, indica lo spirito giovanile³.
Ne ho anche parlato con dei parenti.
Il fatto che non abbiano riso e non abbiano detto niente al riguardo mi fa temere di non avere pensato una cosa troppo strana.
Qual è dunque la mia età?
Un’altra!

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1. Ha ancora senso la frase sull’età e conseguentemente sul tempo? ↩
2. Tranne ovviamente io. Ma menti superiori delle mie hanno provato ad ingannarmi senza riuscirci, quindi non ho speranza alcuna. ↩
3. In realtà osservo anche petto e pancia, però quei peli li posso considerare alla stregua di barba o capelli, l’età vera è quella nelle mutande! ↩