Criticando

Non essendo piú in grado di scrivere nulla¹, non mi resta che ispirare² e criticare. Una brutta fine, ma ognuno si merita la fine che si merita.
Cosí, seguendo il mio destino, finalmente recensisco, anche se sarebbe piú corretto dire «commento», il libro di Gianni, Della carne e delle stelle, primo capitolo di un fantasy moderno con richiami fantascientifici.
Il romanzo ha uno stile semplice e asciutto, completamente spogliato da discorsi retorici e descrizioni prolisse, elementi solitamente cari al genere, concentrando l’attenzione sui fatti che forse avvengono troppo velocemente.
I personaggi sono appena caratterizzati, non ci sono lunghi soliloqui per entrare nella testa dei protagonisti, ma ciononostante sono realistici e funzionali: pochi tratti semplici a volte funzionano meglio di complesse pennellate, che rendono la lettura facile e scorrevole.
L’ambientazione, pur essendo fantasy non calca la mano su nani, elfi e maghi. C’è la magia ma non è chiaro se non sia invece una tecnologia progredita, ci sono prodigi ma forse dipendono dalle stelle, ci sono invece guerre di conquista ed intrighi, tradimenti ed onore, piú un po’ di cattiveria a primo avviso inutile e gratuita.
Se dovessi cercare di paragonare questa ambientazione a qualcosa di conosciuto, penserei ad alcuni elementi del gioco di ruolo di Dungeons & Dragons, al gioco di miniature Warhammer 40000 e alla serie animata di He-Man.
Unica nota dolente sono i refusi un po’ troppo frequenti per i miei gusti, anche se sono ben consapevole della difficoltà insita nella ricerca di questi maledetti errori di battitura.
Concludo con un appello a Gianni: una storia per un libro per favore. L’attesa per i capitoli mi logora!

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1. Almeno cosí pare. ↩
2. Per esempio il racconto di Alidivelluto e di m3mango. Entrambi ispirati dallo stesso strano soggetto. ↩