Panico

Cambio genere, lasciando momentaneamente la fantascienza per un piccolo ma denso libro edito da Adelphi.

Saggio su Pan di James Hillman

Piccolo ma tosto!

Piccolo ma tosto!

Nonostante le ridotte dimensioni, il libro in questione è un invito serio e profondo a riflessioni sulla psiche e sul mondo stesso che noi viviamo.
Il dio Pan, morto con la diffusione del cristianesimo non è morto davvero, è rimasto presente ma misconosciuto sino ai giorni nostri come archetipo. Gli eccessi divini, le sregolatezze anche orribili che caratterizzano il dio-capro, sono funzionali per poter comprendere la natura dell’uomo. La psicopatologia è un aspetto della psicologia, senza la quale nessuna comprensione può esserci. Pan è, tra le altre cose, il dio della natura. Della natura fuori di noi e dentro di noi. Pan è il nostro istinto, il nostro specchio. Pan unisce la nostra essenza al resto del mondo. Pan è la nostra ombra che dobbiamo accettare e capire per poter guarire dalla nostra ombra.


Ci sarebbero esempi da fare, comparazioni, riflessioni e studi approfonditi. Tutte cose che lascio agli altri, che non mi sogno neanche di proporre, perché ben oltre il mio intento e, probabilmente, le mie capacità.

About ysingrinus

Mi sono accorto che non avevo scritto niente qui e cosí ho deciso di scrivere qualcosa.
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116 Responses to Panico

  1. bel post, però si sente la mancanza di note

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  2. flampur ha detto:

    Mentre preparo pan e prosciutt devo dire che la lettura si addice..

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  3. Tati ha detto:

    È un po il concetto alla base del romanzo Pan di Francesco Dimitri… Questo lo segno di sicuro Grazie!

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  4. niphus ha detto:

    Interessante analisi sulla figura di Pan -er fauno- ed i suoi collegamenti con la psicologia junghiana. Usi letture leggere ehh

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  5. Zorapide ha detto:

    Una lettura proprio agile, agile …

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  6. kalosf ha detto:

    È un libretto denso denso che mi riprometto di rileggere

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  7. Mastro Birraio ha detto:

    Sì dice che il flauto suonato in Starway to Heaven si quello di Pan che con quella dolce melodia vuole in realtà portarci su un’altra strada. Sometimes words have two meanings

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  8. lamelasbacata ha detto:

    Ho frequentato un corso di medicina psicosomatica tenuto da uno psichiatra junghiano. Tra le letture consigliate Il codice dell’anima di Hillman, corposo ma interessante per le correlazioni archetipiche tra anima e corpo e le applicazioni alla guarigione dell’anima, attraverso i segnali del soma. La teoria della ghianda non è priva di fascinazione.

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  9. sabato83 ha detto:

    Peter “Pan” avrà un qualche collegamento? Anche li si parla in qualche modo della ricerca di se stessi, del collegamento alla propria ombra, acc.

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    • ysingrinus ha detto:

      Peter Pan è l’idea di Pan spogliata dai suoi attributi fallici e terrifici. È un aspetto monco e di conseguenza volgare del mito, ridotto secondo il modo di pensare che ha seguito la morte del dio. Peter Pan è adatto a tutti, ma è vuoto.

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      • Tati ha detto:

        non sono così sicura sia adatto a tutti, forse si può leggere con leggerezza… ai bambini… ma non credo sia così vuoto… Peter Pan intendo…
        ( … o forse sono io che anche nelle favolette vado a cacciarci dentro chissà quali significati ;) )

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        • ysingrinus ha detto:

          Pan può rappresentare tutto, Peter Pan no perché difetta di aspetti orrorifici e maligni.

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          • Tati ha detto:

            devo riprenderlo per bene… perché è vero che mancano gli aspetti più duri… ma non so…
            ( stai lanciando un sacco di cose da vedere, rivedere, annotare… non ci lasci mai senza lavoro!) :D

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            • ysingrinus ha detto:

              Il saggio di Hillman si sofferma su tre concetti chiave di Pan, concetti cosí sublimati, se presenti, da venire trascurati: il panico, la masturbazione e lo stupro.
              Che la divinità in questione fosse un dio di eccesso in un suo aspetto speculare a quello dell’ordine e della contemplazione era noto alla cultura dell’epoca che ha trasformato il terribile dio dei boschi, delle caverne e delle vette in un ragazzino sempiterno. Per renderlo accettabile nel pensiero dell’epoca, il è stato spogliato di quasi tutto, lasciando immagini e pensieri incompleti e non capiti.

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              • Tati ha detto:

                ooooocchei!… mi hai convinta!
                ( ma leggerò comunque il libro da te proposto E riprenderò Peter Pan)
                tra l’altro proprio quei concetti sono al centro del romanzo che ti dicevo…

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                  • Gemellone solare ha detto:

                    Peter Panda era un piccolo pezzo di merda che rapiva i bambini – lusingandoli perché non se ne accorgessero – e predicava un mondo di mocciosi in lotta (armata ed eterna, o almeno fino al completo genocidio) con gli adulti-pirati, roba che di peggio c’è solo Grano rosso sangue XD e si accompagnava a una fatina stronza e vigliacca!
                    Diciamo che Peter era un funboy di Pan e ne faceva il cosplay :P e considerato che da bambino ritenevo stupidi tutti gli adulti, è strano che Peter non fosse il mio idolo! Cacchio, volava pure!

                    Pan come divinità non era solo il fricchettone tutto natura dei libri su Percy Jackson, aveva degli aspetti dionisiaci e crudeli molto lovecraftiani – una natura indifferente all’umanità, e anche crudele, per esempio – e qua, Il grande dio Pan di Machen ci sta bene. Mo’ gli dedico un ripasso con reccy abbinata :)

                    Jung mi ha sempre affascinato ed è buffo che ne abbia scoperto l’esistenza grazie a una serie di jrpg (Persona). Devo trovare la forza mentale di affrontarne la lettura!

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                    • ysingrinus ha detto:

                      Un applauso per il tuo essere “contro” il film d’animazione della Disney!
                      Come potrai ricordare e immaginare, Il grande dio Pan di Machen è tra i miei libri preferiti, mentre le cose di questo Percy Jackson non le ho mai cacate neanche di striscio!
                      Il saggio in questione è un testo molto serio ed analizza in particolare proprio l’aspetto terribile di Pan che Gli varrà la demonizzazione nel cristianesimo.
                      Ecco recensisci Il grande dio Pan che poi vengo da te a commentare!

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                    • Daniele ha detto:

                      Non ho (più) nulla contro la Disney, ci ho fatto pace ai tempi di Kingdom Hearts, ma Peter Pan non mi ha mai catturato comunque, nonostante la mia personalità di allora :P

                      I libri di Percy Jackson non sono male (se non ti fa schifo il genere ragazzinesco) per dire, sono scritti meglio di quelli di Harry Potter e l’evoluzione moderna dei miti greci e coerente con le premesse che si da l’autore. A parte il suo Pan, che è troppo gentile…
                      Ma in questo post, Percy non c’entra granché :P

                      Al di là dei motivi di marketing, credo che nella società occidentale la tendenza panica sia relativamente addomesticata – relativamente perché poi, con buona pace per il MOIGE-style, a meno di stati di trascendenza tipo samadhi, nirvana, gnosi etc. (e tutti da dimostrare) Pan ce lo portiamo dentro e resta in agguato, pronto a emergere non solo per soverchieria fine a se stessa, ma anche per auto-conservazione: per molti di noi, questo mondo è più sicuro e piacevole di quello, che so, del secolo scorso, ma solo perché certi pericoli sono più sublimati.
                      Oggi, venire mangiati significa perdere tutti i propri beni e soldi, o sacrificare il proprio tempo per arricchire qualcun’altro senza ricavarne nulla, o venire privati della dignità anche senza venire uccisi…

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                    • ysingrinus ha detto:

                      Dici cose estremamente giuste. Tanto giuste che riesco a sopportare anche il fatto che citi il MOIGE.
                      Non so, per quel che riguarda le robe ragazzinesche, ora non fanno per me.

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                    • Gemellone solare ha detto:

                      A volte, bisogna citare pure il MOIGE, temo…

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                    • ysingrinus ha detto:

                      È sempre un grande dolore però.

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      • sabato83 ha detto:

        Ho capito. Però non mi sbagliavo. Un collegamento c’era.

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  10. avvocatolo ha detto:

    Porcaloca io che mi sentivo figo a citare Seneca… qui tocca tornare a scuola oibò. Mi hai incuriosito molto… pas pasa pan… sarà un caso che Pan in greco significa tutto?

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  11. alessialia ha detto:

    io lavoro in una scuola di specializzazione che fanno gli psicologi per diventare psicoterapeuti… aiuto!
    libricino affascinante e che fa riflettere mi sa!

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  12. Cose da V ha detto:

    Visto che l’hai finito me lo svendi, che sono un’accattona di libri. No, a parte gli scherzi, sembra interessante, sei stato generale e mi hai incuriosita. Segno! (Anche se avevi già nominato l’autore).

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  13. Ottimo spunto e ottima discussione! Per non ripetermi, non ripeterò le mie difficoltà relazionali con le versioni sterilizzate dei miti antichi e con la magior parte dei prodotti Disney

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  14. ivano f ha detto:

    Sembra interessante… Quegli dèi son rimasti come archetipi perchè sono sempre stati archetipi… No?

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  15. Pingback: Prima di Lovecraft: Il grande dio Pan, di Arthur Machen | La cupa voliera del Conte Gracula

  16. Tati ha detto:

    ho finito di leggere Peter Pan…. ( il saggio… a breve)
    è vero ha quasi nulla del dio Pan… ma come personaggio non ha nulla a che vedere con la visione Diney ( mannaggialochetta ne hanno dato un’immagine totalmente differente!)
    E’ istintivo, a tratti terribile e perfido
    E mi ha fatto effetto vedere Mini così preso bene da un personaggio così e credo sia dovuto proprio al fatto che ha caratteristiche ( per quanto leggere e sfumate, per carità) così naturali ( nel senso di ” aspetti legati alla parte più istintiva e a tratti animalesca”)
    … niente… volevo dirlo… ma temo di non essere riuscita a spiegarmi….
    buona giornata
    :)

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    • ysingrinus ha detto:

      Si è capito perfettamente quello che volevo dire, non preoccuparti. :-)
      Non mi stupisce che un bambino possa rimanere affascinato dalla potenza devastante di un personaggio mitologico o tratto dalla mitologia.
      L’irruenza, la volubilità, assieme alla perfidia, sono da sempre ammalianti, cosí come lo sono tutti gli aspetti, anche opposti a questi, caratterizzanti gli dèi del passato.
      Cosa sono le divinità? Possono essere concetti passati, sorpassati? Forse la presa che riescono ad avere sui piú piccoli, sono sintomatici di una continua ed intima loro presenza.

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      • Tati ha detto:

        ecco… adesso io chiudo la porta e me ne vado… PERCHE’ IO NON RIESCO A SPIEGARLE COSì LE COSE?? EH?…comunque…
        io credo che siano tutti aspetti presenti in ogni essere umano, sono nel nostro intimo più di quanto vogliamo ostinarci a nascondere e chiudere in pochi soggetti che definiamo pazzi, delinquenti…
        Non sono affatto concetti superati, piuttosto cerchiamo da troppo tempo di tenerli nascosti…
        Non so se può esserci un nesso ( oltre che nella mia testabacata) ma mi viene in mente un testo studiato per un esame all’università “uomini comuni” di Browning… che prende in esame il comportamento di persone “normalissime” che durante la seconda guerra mondiale fanno parte del Battaglione 101, diventando spietati assassini e torturatori… ecco…
        Forse esserne maggiormente consapevoli sarebbe di aiuto… o no?

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        • ysingrinus ha detto:

          Comprendere ciò che non è visibile è fondamentale per la salute, non ci sono dubbi.
          Crescendo costruiamo delle barriere indispensabili per vivere bene ma alle volte rischiamo di esageare con queste barriere e di creare invece di salutari protezioni dighe con profondi danni strutturali.

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          • Tati ha detto:

            … e comprendere permette di accettare, soprattutto sé stessi… accettare anche gli aspetti più “spaventosi” ( perchè ci siamo convinti che quello che non è “buono” è da nascondere e cancellare in quanto pericoloso)…
            Comprendere che rabbia, cattiveria e simili sono parte di noi ci permette di conoscerci meglio e muoverci con maggiore equilibrio… un ala nera e una bianca… con una soltanto siamo mosche che girano in tondo sul pavimento …

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Fhtagn

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