Analizzando, o della crescita del codinicchio

Passeggiando la mattina con Bionda1 faccio una cosa che da bambino mi dicevano sempre di non fare2, leggo le scritte sui muri, quelle che leggo piú spesso, perché alla fine della passeggiata sono «E che sia» seguita da un’altra grafia ed un altro colore da «Anna gay» e dopo «Non ci avrete mai =)». Per carità santissima! Non vi vorrò mai!
Il genere di scritte che mi preme maggiormente analizzare al momento non è però «Libertà per gli Ultrà» bensí «Ti amo di bene». Quest’utilizzo del verbo “amare” fintamente pleonastico che racchiude in realtà un’evoluzione del linguaggio giovanile, in ispecial modo femminile, vuole significare un concetto piú ampio dell’amore carnale o fraterno, vuole racchiudere un insieme di sentimenti, anche contrastanti che non indicano per forza l’amore. Il verbo “volere” utilizzato una volta, indicava una volontà possessiva che implicava un desiderio egoistico che le generazioni odierne hanno superato.
Ai piú attenti di voi sarà chiaro che non ho la piú pallida idea di che cosa stia parlando ma volevo solo citare qualche scritta sui muri come quella affianco al «Ti amo di bene» che è «Suca Tatiana suca». Povera Tatiana. Qualcuno gliel’ha chiesto se vuole?

Cresce, credevo crescesse piú velocemente ma se resisto alla tentazione di rifarmi la cresta e smetto di rasarmi posso ridiventare un bruto (o un brutto?) selvaggio!

Cresce, credevo crescesse piú velocemente ma se resisto alla tentazione di rifarmi la cresta e smetto di rasarmi posso ridiventare un bruto (o un brutto?) selvaggio!


A furia di leggere tutte queste parole mi sono cresciuti anche i capelli!


  1. La mia cara cana. 
  2. Ancora mi interrogo su quella scritta alla fine di via Francesco Tamagno3: «Tropo scopa». Chi è Tropo? Era lui l’autore della scritta e parlava in terza persona come soleva fare il buon vecchio Cesare nelle sue versioni per il liceo? Perché diceva che scopava? Tutti almeno una volta nella vita hanno preso in mano una ramazza ed hanno spazzato a terra. Non capisco perché avesse sentito il bisogno di scriverlo sul muro: se voglio io posso spazzare tutti i giorni, anche piú volte al giorno! 
  3. Io so chi fosse. 

About ysingrinus

Mi sono accorto che non avevo scritto niente qui e cosí ho deciso di scrivere qualcosa.
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124 Responses to Analizzando, o della crescita del codinicchio

  1. chiaralorenzetti ha detto:

    sono una divoratrice di scritte sui muri!
    Stai bene con il codino, lascialo crescere, puoi farne un albero pendulo a cui appendere le tue meravigliose (che ben sai io amo) note!

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  2. avvocatolo ha detto:

    La nota nella nota deNota grande scorrettezza e arroganza verso i tuoi allievi. Grande arroganza soprattutto.

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  3. avvocatolo ha detto:

    E mi like da solo.

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  4. Gintoki ha detto:

    Sono anche io lettore affezionato di scritte sui muri.

    Comunque io opterei per uno stile selvaggio a modo, oppure il bruto elegante

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  5. Dora Buonfino ha detto:

    Quindi si può dire anche: “Ti amo di male”?

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  6. Tati ha detto:

    … io sto iniziando ad apprezzare anche i cartelli davanti ai portoni, alle cassette della posta… quelli di sfida a chi ruba le bici… oppure lascia l’immondizia davanti alla casa di altri… a chi parcheggia davanti a casa d’altri… alcuni sono notevoli…
    togli la barba e metti la coda?…

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  7. tiols ha detto:

    Le trovo assai interessanti le scritte sui muri.

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  8. kalosf ha detto:

    “Ti amo di bene” è meraviglioso. “Suca tatiana suca” pure. (sono sempre forme di amore)

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  9. Zeus ha detto:

    Le scritte sui muri sono ottime. Ne vedo poche da me e ne vedo però porche. Cosa significa? Che le scritte porcheggiano.
    Tatiana… povera Tatiana… il fatto di aver utilizzato due volte il termine suca mi fa pensare che al primo, la povera Tatiana, avesse detto “guardi, mi riservo il gradimento di sucare in luogo diverso”, il secondo, va da sé, porta al classico “ok, la decisione è stata presa, ma io ribadisco il mio dissenso sucante”.

    Le scritte sui muri mi piacciono, non per nulla amo quello che fa Banksy.

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  10. colpoditacco ha detto:

    Io oltre a essere solidale con Tatiana… alla quale suggerirei “mosca Tatiana, mosca”
    sono per forza di cose favorevole con “libertà per gli ultrà”… 😂 😂
    Quindi allunghi dietro (coda) e tagli davanti… 😁😁

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  11. rachelgazometro ha detto:

    Anche a me divertono le scritte sui muri, talvolta le fotografo anche

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  12. Tanta carne al fuoco, sento il bisogno di dormirci sopra.
    Comunque hai una coda collocabile nei primi anni 90, godi ora perché presto cominceranno a portarla i plebei, credendo di essere te (questo è il principale problema della convergenza stilistica!)

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  13. Albucci ha detto:

    Tropo adesso lavora all’Enel. Milleseicento euro al mese netti. Però scopa di meno.

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  14. gigifaggella ha detto:

    Ma mi ero perso il tuo blog? Faccio ammenda…e provvedo subito…le scritte sui muri sono fonte di riflessioni e di risate…una volta nella mia città ne ho letta una per cui rido ancora se ci penso…qualcuno aveva scritto: “Il tempo fugge”….e come aggiunta posticcia avevano scritto sotto: “Ma ndo cazzo va?” :)

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  15. centocaratteri ha detto:

    Ho sentito puro esistenzialismo su “Tropo scopa” e su Tatiana. Il codino, poi, fa molto bullo da strada. :)

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Fhtagn

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