Volontà espresse

In questi giorni avrei voluto scrivere su due argomenti. Due argomenti su cui non ho scritto, due argomenti scollegati tra loro e in parte scollegati da me. L’unico collegamento è che volevo scrivere su questi due argomenti.

Il primo riguardava una constatazione sociale, il secondo una letterale.

Comincio dalla seconda perché l’ho presentata per ultima.
Nella musica moderna e contemporanea è usanza comune mescolare generi differenti, come si potrebbero mescolare diversi alfabeti o lingue. Mi piacerebbe poter fare qualcosa del genere su questo blog ma non sapendolo fare musicalmente difficilmente credo saprei farlo letteralmente: potrei sí inserire qui e là qualche carattere di αlfabeto non latiнo, מα il risultato could be obviously décevant.

Il secondo invece è un tema d’attualità sempre attuale nell’attuale attualità: il bullismo.
Faccio parte di quella categoria di persone che ritiene i “bulli” persone deboli ed incapaci di relazionarsi con gli altri. Per questo credo che sarebbe giusto che ogni bullo dovesse subire a sua volta tanto bullismo da portarlo al suicidio.

Sapevo di non poter scrivere queste cose sul blog perché fuori luogo e non contestualizzate e cosí ho fatto. Ma mi è costata una fatica indicibile non scrivere ciò che volevo, ed anzi dovevo, scrivere!

About ysingrinus

Mi sono accorto che non avevo scritto niente qui e cosí ho deciso di scrivere qualcosa.
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73 Responses to Volontà espresse

  1. rachelgazometro ha detto:

    Me fai ammazza’ dalle risate.

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  2. nauseapatica ha detto:

    Sono in totale accordo con te, on particolar modo menzionerei l’ultima parte..quella del bullismo. È un mio desiderio proibito dare proprio quell’impronta educativa. Indipendentemente dall’età del bullo esso dovrà subire a sua volta il triplo di quello che lui/lei ha fatto agli altri per poi mettere davvero la parola fine su quell’inutile essere.
    L’argomento mi appassiona. Rivendicazioni personali.

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  3. colpoditacco ha detto:

    Se inserisci nei tuoi post, parole in cirillico potresti subite atti di bullismo da parte dei tuoi lettori… 😅😅

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  4. Gintoki ha detto:

    Io opterei per mescolanze di stile di scrittura, dal poetico all’epico-cavalleresco

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  5. ms.spoah ha detto:

    Quand’ero gggiiovane gggiiovane e facevo di ‘sti sproloqui era matematico che qualcuno dei miei amici mi apostrofasse con un “Cambia spacciatore.” 😄
    Vado a nanna. E speriamo che io dormivo 😉

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  6. Lemniar ha detto:

    Anche io NON faccio parte della categoria del : i bulli sono ragazzi e devono essere recuperati! Se sei cosciente di essere bullo e sei cattivo come quelle che ho conosciuto io,
    ti vengo a recuperare, ma dopo che ti ho scaraventato in mezzo ad un bosco, dopo una notte o due.

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  7. maximwalker ha detto:

    Da vittima di bullismo a Faraone: il bullo c’ha un sacco di problemi e vanno presi a sprangate i genitori. Se il bullo è grande si comprano spranghe formato famiglia.
    (Il bullismo esiste solo se c’è la vittima. Cessa il bullismo quando la vittima non si riconosce più tale-non necessariamente con violenza-, è un fenomeno che potrebbe essere stroncato con una facilità disarmante ma la gente non ci arriva).

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  8. Affy ha detto:

    Serve una chiave inglese sia per il primo che per il secondo caso.
    Il primo per assonanza troverebbe impiego per aprir porte d’idiomi non in uso, nel secondo usata con ardore verso il bullo di turno placherebbe l’offesa e l’aggressione stringendo a profusione ogni vessatoria condotta … che proprio acqua non è!
    Ottimo post, mi congratulo Ysy. :-)
    Affy

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  9. Zeus ha detto:

    Io sono un Dio… perciò bullo di natura. Ma bullo bello. Di quelli che ballano senza bollore bulimico.
    Ma sai che tentare di unire più generi in un solo testo è un’idea che mi era passata per la testa anche a me? Il problema è che rileggendo quello che scrivo, mi accorgo che unisco già frasi alla membro di segugio e renderebbe lo sforzo vano.

    Sembre pene.

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  10. sabato83 ha detto:

    Per il secondo argomento, che poi è diventato il primo, direi di lasciar stare. Credo solo che non si capirebbe più niente.

    Per il primo argomento, che poi è diventato il secondo, ma che purtroppo nella società attuale resta tra i primi posti. Beh, far arrivare i bulli al suicidio mi sembra un po’ troppo, ma cercare di dargli una raddrizzata, non sarebbe male. La società attuale dovrebbe in qualche modo bloccare questo male, che tra i giovani è sempre troppo presente…

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  11. Un articolo magistrale, ma devo fermarmi qui. Queste tematiche rivestono una tale importanza che non posso commentarle, il mio stesso commento è carico di crisi e forse è a sua volta incommentabile.

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      • Lo insinuo domandandolo, con certezza infallibile.
        La prima tematica è una delle più importanti per il mio perc.. un momento, trattasi di argomento incommentabile. L’assenza di commenti brillerà, nutrirà i nostri spiriti assetati di assenza.

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        • ysingrinus ha detto:

          Ed allora taccio anche io.

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          • In fondo commentare a volte è bullismo. Seguiamo la logica: siccome i cyberbulli sono insistenti commentatori, allora commentare potrebbe identificarci come bulli, con l’aggravante del suffisso anglofono da giornaletto sensazionalista.

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            • ysingrinus ha detto:

              L’aggravante anglofona è veramente odiosa!

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              • Tipica di quel mondo parallelo in cui svolazzano nuvole di politicamente corretto e specialisti inafferrabili dal linguaggio pieno di “sinergia, ggiovani, know-how…”.
                Lo stesso termine bullo, almeno da queste parti, non si usa affatto se non, forse, nelle riunioni degli insegnanti. Più che altro si identifica la vittima (“sfigato”), mentre per il carnefice non c’è un termine vero e proprio (“ragazzo aggressivo? bambino cattivo?”).

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                • ysingrinus ha detto:

                  La mia è quasi una crociata contro il politicamente corretto, un tentativo di essere intelligente ed onesto. Nella vita reale non credo si utilizzi mai il termine “bullo”, io lo uso per insultare i ragazzetti prepotenti che “vogliono fare i bulletti”.
                  Solitamente si dice che sono ragazzi “problematici” sia lo “sfigato” che il “bullo”, mentre invece uno è piú debole e l’altro piú stronzo.
                  Invece l’appianamento corretto vorrebbe trovare nella vittima una dose di colpevolezza del carnefice: se l’uno esiste è perché l’altro glielo permette.
                  Non credo sia cosí.
                  E non ritengo una giustificazione sufficente il disagio familiare, ma io non mi intendo di coping né tanto meno ho il know-how per poter fare discorsi di questo genere.

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  12. avvocatolo ha detto:

    Saresti stato un pazzo a scrivere che vorresti indurre al suicidio i bulli facendo loro subire bullismo. ..io non ti avrei mai messo un like né commentato. Ma siccome ti sei astenuto io mi astengo dall’astenermi e quindi eccomi qui. Parimpampu. Eccolo qua. Parimpapu. Combinaguai.

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  13. tiZ ha detto:

    che vengano arsi i bulli e le loro famiglie, tutte le discendenze e le ascendenze. faraO’ salvaci tu !! ;)

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  14. tommasopapais ha detto:

    bello come tu sia riuscito a mescolare diverse voci e istanze danzando su un filo di leggerezza!

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  15. tiols ha detto:

    Anche io ho subito bullismo, come penso tutti. Diciamo che m’ha fatto evolvere in meglio, quindi non ce davvero coi bulli. Secondo me non meritano bullismo, ma le parole di Butter (cito South Park, tanto per cambiare) rivolte al suo bullo di turno (la nonna, in questo caso): “You know I’ve been getting lots of advice how to deal with you. Stand up to you, tell on you, but I kinda realize there is just people like you out there. All over the place. When you’re a kid, things seem like they are gonna last forever, but they’re not. Life changes, well you won’t always be around, someday you’re going to die, someday pretty soon.”
    Ah, e non so cosa vuol dire dècevant perché sono un ignorante! Ho comunque capito il senso della frase. Che ho apprezzato. Ma spero che continui sulla monolingua, così giusto per intenderci. Oddio, dal mio canto potresti fare un bilingue solo se usi l’inglese come altra scelta, altrimenti mi costringi a svariati vocabolari nel tuo prossimo post! :D

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