Bellezza d’autore

Sono sempre stato dell’idea che una bellezza interiore dovesse per forza di cose manifestarsi esteriormente, pur non essendo vero in assoluto il contrario.
Il paradosso si spiega facilmente distinguendo tra bellezza ed imitazione di bellezza: ciò che è veramente bello e ciò che vorrebbe essere bello ma non lo è ed allora cerca un “trucco” per rimediare.
Il bello in assoluto è bello in qualsiasi maniera, in qualsiasi forma, è bello anche contro la propria volontà di essere bello. E questo genere di bellezza non è esteriore: è interiore ma visibile anche da fuori.
L’imitazione del bello è, invece, privo di questa scintilla interna e, spogliato di ogni orpello, si presenta per come è: non bello.
Non bisogna biasimare il non bello perché vuole essere bello, si può biasimare per la strada che persegue, dovrebbe migliorare la propria natura interna, ma non lo capisce.
Con il tempo ciò che non è bello potrà diventare bello, una volta capito il percorso, e ciò che è bello ben difficilmente, forse è addirittura impossibile, potrà smettere di essere bello.

Quando parlo di bellezza interiore dico sul serio!

Quando parlo di bellezza interiore dico sul serio!

About ysingrinus

Mi sono accorto che non avevo scritto niente qui e cosí ho deciso di scrivere qualcosa.
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68 Responses to Bellezza d’autore

  1. maximwalker ha detto:

    Sono senza parole sai?
    Condivido tutto, e il modo in cui lo hai scritto è meraviglioso. Non mi aspettavo nulla di meno. Io nel frattempo aspetto qualcuno che sappia distinguere un originale da un’imitazione.

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  2. kalosf ha detto:

    Debbo dire che l’erotismo del tuo cranio è talmente potente da rendere secondaria perfino la materia che lo ricopre. E l’eros come sai è proprio il figlio di Venere, della bellezza…

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  3. Zeus ha detto:

    Fortuna che sono bello.

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  4. Ma Bohème ha detto:

    Forse è il non “tribolare” per essere belli che rende belli.
    ll risultato di un’imitazione può essere eccellente, ma se si percepisce la fatica del percorso la poesia della bellezza svanisce. Dopo tutto la bellezza è verità, la verità è bellezza scriveva Shelley.
    A proposito, bel post :-)
    Primula

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  5. tramedipensieri ha detto:

    Complimenti alla bellezza del tuo pensiero 😊

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  6. Affy ha detto:

    Quest’articolo è finalmente arrivato all’osso della bellezza spolpando ogni inutile orpello, baffi compresi!

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  7. lorenzo ha detto:

    Semplicemente Bello!

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  8. Fannes ha detto:

    C’è il bello, e poi c’è il bello bello in modo assurdo.

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  9. Il problema della bellezza è esiziale (non so bene cosa voglia dire questa parola).
    Il problema della bellezza affligge anche me, essendo bellissimo e così supremamente umile da cercare di essere un po’ meno bellissimo. Infatti, così come sono, sono una piaga per l’autostima del prossimo che è soltanto bello, o peggio bellino/bruttino o brutto.
    Questo post è una risorsa per l’umanità, ma allo stesso tempo la pone di fronte all’inarrivabilità. Un uomo che incontri una creatura divina (un unicorno, un angelo o Sandu Ciorba) non può che esserne elevato ed annichilito allo stesso tempo.

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    • ysingrinus ha detto:

      Guarda metto il “Mi piace” che come ben sai metto ben poco, proprio perché mi piace molto questo commento. Anche gli altri mi piacciono, ma quando vedo la bellezza di un commento la riconosco subito e quindi metto “Mi piace”.
      Incontrare Sandu Ciorba è un’epifania per molti. Scoprono cose che non potrebbero scoprire altrimenti!
      La bellezza consapevole è importante ma faticosa: bisogna sempre fare attenzione al prossimo meno bello.

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  10. Ma sarà poi peggio essere bellini o bruttini? Credo che il quesito meriterebbe un post apposito, un post che solo tu sapresti forgiare e che mi piacerebbe un giorno leggere.
    Considera infatti questo: un bellino potrebbe essere uno che è tutto sommato bello, ma non piace; un bruttino potrebbe essere invece uno che è sostanzialmente brutto, ma può piacere. Oppure no, potrebbe essere tutt’altro, ma questi due termini diminutivi li trovo parecchio diminutivi anche per i portatori di una bellezza o di una bellezza minore.

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    • ysingrinus ha detto:

      In effetti viene il dubbio che il bellino sia uguale al bruttino, ma probabilmente uno è un po’ meno di bello e l’altro un po’ piú di brutto, per quanto entrambi rientrino nella scala dei piacenti.
      Potremmo, ponendo i gradi di bellezza sull’asse delle X, dire che i piacenti ricadano tra -1 e +1 dove il bruttino corrisponda al -1 ed il bellino al +1 (piú propriamente tra -1 e 0 il bruttino e tra 0 e +1 il bellino). Da questi punti in poi ci sono il bello ed il brutto con tutte le loro gradazioni.
      Lo 0 è la metà perfetta tra il bruttino ed il bellino, quel momento in cui le due forze opposte si annullano. È un grado teorico e non è detto sia raggiungibile.

      Però potrei probabilmente dire diversamente in futuro.

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      • Però sono termini insidiosi, subdoli, che servono a nascondere (male) piuttosto che a indicare caratteristiche.
        Bellino è come prendere 29 ad un esame in cui potevi prendere 30: ti manca qualcosa per essere bello, e questa mancanza incrina in modo umiliante la perfezione che potresti avere, ma non hai. Solitamente si preferisce un 28 ad un 29.
        Bruttino è come essere brutti, ma:
        – o si è talmente brutti che nessuno ha il coraggio di indicare tale bruttezza
        – o si è di una bruttezza così insipida da non avere nemmeno il carisma iconico di una bruttezza schietta

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Fhtagn

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