L’inganno dei morti che camminano

Non ricordo se ho già trattato direttamente l’argomento, nel caso in cui l’abbia fatto non ricordandomelo è come se non l’avessi fatto e quindi lo faccio lo stesso. L’argomento in questione è, ovviamente, la serie televisiva “The Walking Dead”, una delle piú grandi truffe artistiche degli ultimi tempi.

La storia di partenza è semplice e senza troppi colpi di scena, ma è il modo in cui si sviluppa che fa veramente cacare. Per qualche motivo arrivano gli zombi ed il mondo, gli Stati Uniti d’America, piomba nel caos piú totale, la “civiltà” viene quasi distrutta e l’umanità è ridotta in piccole sacche di resistenza contro la morte che non è morte perché in qualche modo il cervello muore e non muore.

Il gruppo di protagonisti è capeggiato da un vicesceriffo entrato in coma subito prima dell’epidemia zombie e che per manifesta incapacità gestionale e relazionale viene ritenuta la persona piú intelligente e saggia del gruppo. In un susseguirsi di azioni sconsiderate ed immotivate, cambiamenti della psicologia dei personaggi per poter far proseguire la trama, la minaccia zombie diventa solo un contorno per evidenziare la cattiveria umana, banalizzando il concetto Hobbesiano, e non solo, dello «homo homini lupus». La figura dello zombie serve solo ad esasperare la società che si rivela piú violenta e senza cuore del nemico non morto, precedenti storici molto superiori si possono trovare nelle opere di Romero, Deodato, Fulci, quando non sono non morti sono “stranieri” o “primitivi”, per fare qualche nome. La prima stagione non palesa questa critica sociale e non pretende di affrontare drammi psicologici di nessuna natura, riuscendo a creare un’atmosfera intrigante con un susseguirsi di escamotage adrenalinici per poter sopravvivere assediati dai morti viventi. Quando la situazione però si consolida ed i protagonisti riescono a fronteggiare i mostri, nelle stagioni successive, il meccanismo si rompe, l’atmosfera cambia, assumendo sfumature patriottiche e cristiane immotivate, sempre mantenendo un’incoerenza psicologica senza eguali, relegando sempre piú gli zombie sullo sfondo, facendo perdere loro la comprimarietà di diritto ed allo spettatore il divertimento promesso, sostituito dalla noia e dagli sbadigli

Da appassionato non posso che dirmi deluso per lo sfruttamento ingiustificato che è stato fatto dei nostri piú cari amici: gli zombie.

About ysingrinus

Mi sono accorto che non avevo scritto niente qui e cosí ho deciso di scrivere qualcosa.
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22 Responses to L’inganno dei morti che camminano

  1. Mastro Birraio ha detto:

    Volevo vederla, mi sembrava una cosa interessante. Poi ho cominciato a leggere in giro un po ‘ di commenti che mi hanno forse mi hanno avvicinato al fumetto, non alla serie tv. Ci stavo ponendo troppe aspettative per ingannare l’attesa dell’uscita delle altre serie che volevo seguire. Fortunatamente mi sono fermato in tempo. Gli zombies sono salvi

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    • ysingrinus ha detto:

      Io volevo vederla, poi ho letto delle critiche, poi ho detto che non dovevo fidarmi delle critiche e dovevo toccare con mano, poi ho capito che era meno doloroso fidarsi delle critiche.
      Ora quando lo vedo lo vedo solo sperando che muoia qualche personaggio che, per somma idiozia manifesta, non sopporto. Gli zombies sono stati sfruttati e noi spettatori siamo stati truffati!

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  2. Gintoki ha detto:

    Non l’ho vista, mi ripromettevo di vederla ma non era in cima alle mie preferenze di liste di cose da vedere. O forse era la lista di preferenze di cose da vedere, non lo so.

    Credo di capire il perché di un tale svolgimento: andare avanti per tot stagioni con la medesima dinamica: zombie uccide umano – umano uccide zombie – zombie uccide umano sarebbe stato noioso alquanto, quindi serve un sotto-tema, una sotto-traccia che tenga in piedi la sceneggiatura.

    Però a questo punto non sfruttassero gli zombie per questi loschi fini e per qualche audience in più!

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    • ysingrinus ha detto:

      E poi non l’ha prescritto il dottore di andare avanti per cosí tante puntate! Se poi consideri che le sotto trame diventano le trame principali e che comunque sono sempre uguali, gruppo dj buoni incontra gruppo di cattivi che sembra buono, gruppo di cattivi muore, cascano le braccia davvero.

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  3. shevathas ha detto:

    Dicesi maledizione del sequel, magari è un idea interessante che ha successo e poi ci si arrabbatta per continuare a sfruttarla anche se non si hanno idee. Matrix 2 è un ottimo esempio.

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  4. Empatizzo avendo provato emozioni simili (atroci) nel vedere una serie come twin peaks decadere durante la seconda serie verso qualcosa di ridicolo deprimente. Il finale è memorabile, ma arrivarci è terribile.

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  5. domenicomortellaro ha detto:

    Purtroppo per gli zombie non c’è il disclaimer sul fatto che non siano stati feriti o abusati o fatti oggetto di violenza… e non c’è un sindacato diverso dalla cgil per gli zombie… e in buona sostanza la prima stagione mi aveva preso molto, molto survival come genere… dopo c’hai ragione tu… ma continuo a vederla per capire come va a finire tanto è gratis!

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Fhtagn

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