Dato che la polemica credo sia il sale della vita e sicuramente lo è di questo blog, ritengo sia giunto il momento di esprimere il mio parere sul linguaggio contemporaneo. Non intendo fare un discorso alto, ma solo lamentarmi di come comunicano le persone attorno a me.
Ci sono due grandi categorie di persone che mi danno fastidio, quelle che sento e quelle che leggo. Ho notato che le persone che parlano male riescono ad avere anche una voce intollerabile. Peggio parlano e peggiore è la loro voce. Ogni condizionale sbagliato, ogni congiuntivo omesso, ogni consecutio non rispettata non fa altro che peggiorare il timbro vocale. Difendermi da queste persone è abbastanza semplice perché solitamente parlano una alla volta e posso antipaticamente correggere chi sbaglia facendo cosí ammutolire altri eventuali ignoranti. Quando questa correzione è fatta bene, riesco anche ad allontanare tutti quanti, purtroppo non funziona sempre cosí bene, anzi piú sono conosciute le persone e meno funzionerà la correzione.
Le categoria delle persone che leggo hanno il pregio che non mi ammorbano con la loro voce, per quanto possa sempre immaginarla, però hanno la forza della distanza e del numero. Ogni ignorante ha un esercito di ignoranti che lo spalleggia e conferma i suoi errori, i suoi difetti ed i suoi orrendi slang mutuati dal mondo di internet (ovviamente ignorandone completamente il significato e l’origine). Quando si cerca di correggere un appartanente a questa categoria di persone, il risultato sarà quasi sempre nullo, perché non si potrà vedere la faccia e sentire il tono della correzione, altre persone aiuteranno il correggendo ed il correttore verrà “accusato” di cercare su internet le cose solo per rinfacciarle agli altri.
Entrambe le categorie rispettono la legge di deficienza, piú è basso il livello lessicale piú sarà basso il contenuto dei loro enunciati: se si vuole correggere una donna che si impegna per la scuola dei propri figli parlando male ed ovviamente senza voler trasmettere minimamente il concetto di studio, il risultato sarà di essere tacciati come invidiosi e in quanto tali senza diritto di parola, che ovviamente servirebbe a sottolineare la deficienza della suddetta genitrice.
Qual è la soluzione per ovviare a questi problemi? Mi vengono in mente due direzioni per perseguire il proprio bene, la prima, chiamata anche “La Via del Roditore” è quella di isolarsi dal resto del mondo, chiudersi nella propria enclave, uscendo fugacemente per prendere ciò che serve, aspettando tempi migliori; oppure la seconda direzione, “L’Onda del Mare”, manifestando il proprio odio e disprezzo verso tutti quanti, stando sempre in mezzo, cercando di sbriciolare idioti ed ignoranti con la propria veemenza. Quest’ultima soluzione consuma rapidamente chi la percorre, facendolo sentire sempre forte e brillante ma portandolo ad una fine orrenda benché eroica.
Personalmente mi ritengo un eroe e quindi combatto con l’odio ed il disprezzo, sottolineandolo ovunque posso, tutto ciò che mi disturba.
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La via dell’obliquità consente di farsi scivolare addosso tanta immondizia senza venirne insozzati, e ogni tanto di assestare un colpo di scopa al rifiuto non riciclabile. Alla lunga però tanta pulizia può stancare.
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La pulizia stanca! Eterna verità…
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